La Sardegna è la prima regione italiana a passare in zona bianca Covid da lunedì 1 marzo. È quanto deciso dal Ministero della Salute, con l’ordinanza firmata dal Ministro,Roberto Speranza.
I numeri fatti registrare per la terza settimana consecutiva hanno permesso di raggiungere l’obiettivo sull’Isola, che presenta un Rt, a quota 0.68, il più basso in Italia e “solo” 29,47 casi per 100.000. Cifre bassissime rispetto a quelle fatte registrare nel resto della Penisola. Bene anche la pressione sugli ospedali: secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile, calano sotto i 250 i posti letto occupati da pazienti Covid negli Ospedali sardi.
Sardegna e la variante inglese
Anche se la Sardegna passa in zona bianca, preoccupa sull’Isola la diffusione della cosiddetta variante inglese. Tre comuni del Sassarese, e cioè Bono, San Teodoro e La Maddalena, sono finiti in lockdown: troppi casi rispetto alla consistenza della popolazione. In particolare sull’isola dell’Arcipelago Maddalenino sono registrati 10 casi. Dodici, invece, quelli rilevati a Olbia, ma il Sindaco, Settimo Nizzi ha precisato: “tutti isolati e sotto controllo”. Intanto ci sono i primi contagi di variante inglese a Cagliari.
La zona bianca introdotta da Conte
La zona bianca era stata introdotta nel sistema delle fasce colorate, in uno degli ultimi decreti del Governo di Giuseppe Conte, quello di metà gennaio. In questa zona, grazie a una situazione epidemiologica contraddistinta da una più bassa circolazione del virus, possono ripartire quasi tutte le attività, e cioè palestre e piscine, ma anche teatri, cinema, sale da concerto, scuole. Bar e ristoranti potranno rimanere aperti ai clienti anche la sera.
Verrà introdotta anche la libertà degli spostamenti, ma vanno comunque sempre osservate rigidamente le norme sull’obbligo di mascherina e di distanziamento nei luoghi pubblici sia al chiuso che all’aperto. Mario Nieddu, Assessore regionale della Sanità, anticipa: “Insomma sarà una zona bianca guidata e sorvegliata”. Saranno previste verifiche settimanali e conseguenti eventuali restrizioni in base all’indice di contagio.
