Oggi per tutti i pendolari e tutti coloro che nelle grandi città dovranno prendere i mezzi pubblici, si prospetta una giornata di disagi a causa degli scioperi indetti dai sindacati di categoria.
Partito alle 21 di ieri, 7 marzo 2021, gli scioperi andranno a toccare autobus, metropolitane, treni regionali e a lunga percorrenza. Garantite le fasce orarie 6/9 e 18/21 per i treni, mentre per autobus e metropolitane gli orari garantiti sono 6:30/8:30 e 17/20 per Roma e 6:30/8:45 e 15/18 per Milano.
Tra le motivazioni dello sciopero “la tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, la proroga della moratoria sui licenziamenti, la salvaguardia dei diritti nel lavoro agile, il Welfare Pubblico e Universale; una pensione dignitosa a 60 anni di età, il diritto al lavoro, a salari e carriera senza discriminazioni, soprattutto per le donne, contro le politiche di austerity, contro la forma di controllo classista, contro la precarietà lavorativa e sociale”. Per oggi era previsto anche lo sciopero della totalità del comparto scuola, ma restano tuttavia a rischio le attività nei nidi e nelle scuole dell’infanzia.
Scrive l’USB in merito agli scioperi
“Sarà sciopero contro lo sfruttamento: lavoro a intermittenza, precario, demansionato, ricattabile, gratuito, invisibile. Sarà sciopero dal lavoro di cura e riproduttivo, senza il quale l’intera società sarebbe costretta a fermarsi. È sciopero contro lo smantellamento dello Stato sociale e per il diritto al reddito, alla casa; al lavoro, alla parità salariale, a misure di sostegno per la fuoriuscita dalla violenza. Deve essere sciopero per non lasciare indietro nessun@: la fine del blocco dei licenziamenti e degli sfratti è dietro l’angolo. A chi parla di debito buono e debito cattivo rispondiamo con la lotta contro le disuguaglianze e la redistribuzione della ricchezza. Sarà sciopero perché lo sciopero è l’arma più potente che abbiamo”