Sciopero dei mezzi: 9 e 10 ottobre città paralizzate

Sciopero dei mezzi per il 9 e 10 ottobre 2023, conino stop di 24 ore. Diverse le città coinvolte. Lunedì la protesta partirà dagli autoferrotranvieri dell’Usb. Uno ‘scontro’ tra il sindacato e il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, che con un’ordinanza di precettazione aveva disposto la riduzione dell’astensione dal lavoro da 24 e 4 ore. L’Usb ha deciso di rinviare lo sciopero al 10 ottobre e confermarlo di 24 ore, dalle 8:30 alle 17:00 e dalle ore 20:00 fino a fine servizio.

Al centro delle proteste anche le rivendicazioni in materia di sicurezza sul lavoro e aumenti retributivi. Tensione che coinvolge anche il settore dei taxi. Il segretario nazionale dell’Orsa, Rosario Galluccio ha riferito: “Con lo sciopero vogliamo far capire come il ‘decreto Asset’ sia una legge piena di insidie e pericoli, perché sì si parla di un aumento del 20% delle licenze, ma bisogna fare attenzione perché al bando delle nuove licenze possono partecipare società e privati, e questo per noi rischia di avvantaggiare le multinazionali”.

Segue anche la denuncia di Riccardo Cacchione, coordinatore di Usb Taxi: “Il 10 ottobre noi protestiamo contro il decreto Asset, che definiamo inopportuno in quanto mentre c’è una legge che aspetta da 4 anni e mezzo e sono i decreti attuativi del 2019, per andare a cercare di riordinare il settore, per ricostruire una mappa che il ministero dei Trasporti non ha, si introduce una misura che interviene senza avere dati concreti e abroga le norma che doveva stabilire come rilasciare le licenze sui territori. Insomma, esattamente l’opposto di ciò che avrebbero dovuto fare i decreti attuativi”.

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