Una mattinata cominciata come tante, ma per due professori di Torino le cose sono andate poi diversamente. Giunti a scuola come d’abitudine, alle ore 8, gli insegnanti di una scuola superiore sono stati respinti dal preside poiché non avevano il Green Pass. Entrambi lavorano al Curie-Levi, nella sede di via La Salette e dopo l’accaduto, si sono recati presso la Caserma dei Carabinieri per una denuncia.
I professori si sono presentati al lavoro con un certificato medico che il preside non ha ritenuto valido per poter accedere nell’istituto scolastico. Secondo quanto raccontato da due insegnanti, il documento presentato avrebbe dovuto permettere l’esenzione, ma di fronte al divieto di entrare da parte del preside, i docenti sono rimasti due ore fuori della scuola, facendo riferimento all’esenzione al vaccino in vigore fino al 30 settembre.
Analoga situazione è avvenuta in Toscana, dove nove insegnanti non sono stati ammessi a scuola poiché sprovvisti di Green Pass. Nessun caso registrato invece a Milano.
Green pass: le regole per la scuola dal 1° settembre
Sono cambiate le regole per il personale scolastico a partire da oggi 1° settembre e nell’arco di poche ore non sono di certo mancati i disagi. Tra le primissime regole vi è il divieto di entrata per il personale che non presenta la certificazione verde; in mancanza di questa -per il docente- sarà assenza ingiustificata e dopo cinque giorni di “assenza”, verrà sospeso il rapporto di lavoro e non riceverà più lo stipendio. L’insegnante sospeso verrà sostituito da un supplente pagato tramite lo stanziamento da “358 milioni di euro previsto dallo stesso decreto”.
Niente green pass per gli studenti, ma dovranno indossare la mascherina e all’entrata verrà loro rilevata la temperatura che non deve essere superiore a 37,5°. Solo gli studenti universitari hanno l’obbligo di presentare la certificazione verde – oltre al personale scolastico – per poter accedere all’ateneo.
Sono esenti da green pass solo coloro che non potranno vaccinarsi per motivi di salute.
