Giovanna Boda, 46 anni, Capo del Dipartimento per le Risorse umane, finanziarie e strumentali del Ministero dell’Istruzione, è ricoverata in gravissime condizioni al Policlinico Gemelli dopo essersi lanciata dal secondo piano di un palazzo in piazza della Libertà a Roma. La donna è indagata per corruzione, in concorso con altre persone, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma relativa a presunte tangenti per affidamenti di appalti da parte del ministero. Aveva subito ieri una perquisizione.
Si è gettata dalla finestra dello studio del suo avvocato
Mamma di una bimba di tre anni, moglie del Giudice Francesco Testa, figlia dell’ex Sindaco di Casale Monferrato dove è nata e cresciuta, Giovanna ha ricevuto un avviso di garanzia.
Ieri i finanzieri si erano presentati nel suo ufficio di viale Trastevere e avevano perquisito anche la sua casa oltre a una soffitta. Indagata insieme a tre persone in un’inchiesta della Procura di Roma relativa a presunte tangenti per affidamenti di appalti da parte del Ministero. Secondo le accuse è stata corrotta in cambio di utilità e denaro pari a circa 680 mila euro.
Nel Decreto di perquisizione, si legge che Boda, già Direttore Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione del Miur, in veste di pubblico ufficiale, “riceveva indebitamente per l’esercizio delle sue funzioni e/o dei suoi poteri, da Federico Bianchi di Castelbianco, somme di denaro e/o utilità per sé e/o terzi per complessivi 679.776,65 euro”.
Bianchi, noto psicoterapeuta romano, editore dell’Agenzia giornalistica Dire, socio al 95% della società Comunicazione ed editoria srl e Amministratore Unico dell’Istituto di Ortofonologia, avrebbe avuto affidamenti diretti dalla Boda in cambio di soldi. La capo dipartimento avrebbe firmato più decreti per 39.950 euro aggiudicati alla società di Bianchi. Una cifra di 50 euro inferiore al limite dei 40mila euro, soglia per la quale il Codice dei contratti, richiede una gara.
Ieri mattina Boda è stata vista negli uffici di viale Trastevere al lavoro fin dal primo mattino come faceva da sempre. Nel pomeriggio ha spento il cellulare. Nella serata è arrivata la tragica notizia confermata da fonti del Ministero.
Giovanna Boda chi è
Psicologa, lavora in viale Trastevere dal 1999. Nel 2001 è stata nominata consulente per la direzione generale per lo studente, ricoprendo, a partire dal 2006 le funzioni di dirigente amministrativo presso la direzione per lo studente del Ministero. 2011 diventa direttore dell’Ufficio scolastico regionale per l’Abruzzo dove aveva già operato durante il terremoto.
Nel 2016 passa dal Ministero dell’Istruzione a Capo Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio e si ritrova a lavorare con Maria Elena Boschi fino al 2018. A farla tornare al Ministero dell’Istruzione è il ministro Lorenzo Fioramonti. Quando quest’ultimo se ne va e arriva Lucia Azzolina, Boda viene riconfermata. E anche con Patrizio Bianchi la Boda è confermata.
Nominata Commendatore da Giorgio Napolitano, ha ricevuto il premio Paolo Borsellino ed era tra le organizzatrici delle “Navi della legalità”. La manifestazione che si svolge ogni anno in ricordo della strage di Capaci. Attiva nelle scuole distrutte dal sisma dopo il terremoto del Centro Italia, si era spesa anche per i ragazzi genovesi dopo la caduta del ponte Morandi. Ieri la notizia dell’inchiesta per corruzione. Alla quale non ha retto.