“Una prima importante tappa nelle azioni a contrasto della siccità”. Così il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio commenta la dichiarazione di stato d’emergenza per la crisi idrica in cinque regioni, decisione presa dal Consiglio dei Ministri di ieri.
Il Dipartimento proseguirà a lavorare con tutte le regioni, chiarisce Curcio. E spiega che con le autorità coinvolte anche la Protezione Civile è pronta a “estendere lo stato d’emergenza ad altri territori che sono o saranno interessati dagli effetti della crisi idrica”.
Marmolada e incendi boschivi ci ricodano i cambiamenti climatici
Ma la crisi idrica non è il solo problema del Paese. “La tragedia della Marmolada – spiega Curcio – e l’impegnativa campagna contro gli incendi boschivi ci ricordano che eventi come questi affondano le radici nel fenomeno dei cambiamenti climatici, e dunque richiedono interventi di portata più ampia”.
Una prima tappa, come ha detto Curcio, a cui farà seguito – sempre per il Capo della Protezione Civile – “un grande piano per l’acqua di cui molti interventi sono già previsti all’interno del PNRR”.
(foto di pixabay)