All’Ospedale Spallanzani di Roma partirà una sperimentazione sulla seconda dose di vaccino anti-Covid, dopo la prima con AstraZeneca, utilizzando altri vaccini tra cui anche lo Sputnik. Lo annuncia il Direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia e l’Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. Per l’avvio della sperimentazione, è stato spiegato, si attende l’ok di Aifa.
I volontari arruolati saranno 600. Si sottoporranno, dopo la prima dose con AstraZeneca, alla seconda dose con Pfizer, Moderna e i due diversi adenovirus di Sputnik.
Altri Paesi europei hanno già cambiato la raccomandazione anche per la seconda dose. Germania, Olanda e Francia prevedono un richiamo con vaccino diverso.
Sergio Abrignani, immunologo del Cts, dichiara: “Immagino che quello che ha convinto i Paesi del Nord a percorrere questa strada sia il fatto di non voler somministrare AstraZeneca per due volte. Immunologicamente ha molto senso fare immunizzazione con due vaccini diversi che sono già stati somministrati separatamente a milioni di persone. Clinicamente non ci aspettiamo nessun effetto collaterale. L’Oms ha suggerito cautela, non perché si aspetti più rischi, ma perché la regola nel mondo occidentale è che dovrebbe esserci una sperimentazione clinica controllata. Attualmente è in corso in Inghilterra, i dati arriveranno a giugno. Dal punto di vista formale/regolatorio non si potrebbe fare, ma Germania e Francia l’hanno fatto perché hanno agenzie regolatorie nazionali”.