Speranza: “Prima sfida non pensare di aver vinto, tenere altissima attenzione”

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato: “Questa è la prima grande sfida: non pensare di aver vinto, tenere altissimo il livello di attenzione. Continuare con comportamenti corretti e misure restrittive che sono l’arma fondamentale per la nostra battaglia contro il virus ancora per qualche mese”.

Ha affermato Speranza: “Ieri ho firmato delle ordinanze che riportano in arancione un pezzo significativo del nostro Paese. In Europa i dati della recrudescenza del virus sono molto significativi. Il virus continua cioè a circolare e continua ad essere un avversario molto temibile”.

Gli esperti invitando il Governo a rafforzare le restrizioni e confermano che vanno mantenute le misure in atto. La stretta arriverà con il nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio, a partire dalla conferma del divieto di spostamento anche tra le regioni in zona gialla. Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto saranno in fascia arancione da domenica. Ha ribadito Speranza: “Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione, il virus circola molto e l’indice di contagio è in crescita”.

Speranza anticipa alcune restrizioni

Il Governo inizierà a lavorare sulla bozza da lunedì, ma alcuni punti sono già definiti e Speranza li illustrerà alla Camera il 13. Verrà confermato il coprifuoco alle 22 e la zona gialla rafforzata, dunque con il divieto di spostamento tra le regioni. E’ invece ancora aperta la discussione se confermare o meno la possibilità di muoversi una sola volta al giorno in massimo due persone per andare a trovare parenti e amici, nell’ambito della regione se gialla, solo in ambito comunale se arancione o rossa.

Per bar e ristoranti sarà confermata l’apertura nelle regioni gialle fino alle 18 mentre dovrebbero ancora rimanere chiuse palestre e piscine. L’ipotesi è quella di legare aperture e chiusure al sistema delle fasce, con la possibilità di consentire gli allenamenti nelle regioni gialle, ma prima dovrà esprimersi il Cts.

Il Dpcm in vigore per la scuola prevedeva il ritorno in presenza per i ragazzi delle superiori dal 7 ma già il Governo aveva posticipato a lunedì 11 e diverse regioni hanno rinviato ulteriormente la scadenza. Non è affatto escluso, dunque, che l’esecutivo decida di intervenire nel nuovo Dpcm e posticipare il ritorno in classe almeno al 1 febbraio.

 

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