Orami sono settimane che non si fa altro che parlare di Squid Game, la serie tv targata Netflix, che sta facendo impazzire il mondo.
E il termine impazzire è il più azzeccato in questo momento. Da giorni si parlava tanto di un “gioco online” che si sarebbe dovuto ispirare alla famosa serie tv. Il vincitore si sarebbe aggiudicato il 90% dei soldi investiti da tutti i giocatori e il 10% sarebbe rimasto in tasca agli organizzatori.
Sul sito si leggeva che “saranno ripresi tutti i giochi presenti nella serie ma ovviamente non ci sarà nessuna esecuzione e non morirà nessuno“. Nell’arco di 5 giorni gli organizzatori dello Squid Game online avevano ricevuto “donazioni” di partecipazione pari a 1,6 milioni di dollari. Per potersi iscrivere era necessario comprare la loro cripto valuta, ovvero la cripto squid.
Secondo il regolamento, il gioco sarebbe dovuto partire al raggiungimento della soglia di 889 milioni di cripto squid. Negli ultimi giorni la neonata criptovaluta squid ha visto il suo valore aumentare del 230mila per cento e così sono continuati gli investimenti fino al primo novembre quando Twitter ha limitato temporaneamente l’account della criptovaluta per “attività sospette“. L’operazione in realtà sarebbe stata tutta un grande “rug pull”, situazione che si verifica quando gli sviluppatori di una criptovaluta abbandonano un progetto e scappano con i soldi degli investitori. Il token è stato reso disponibile per l’acquisto il 20 ottobre con l’idea che la criptovaluta sarebbe stata un “pay-to-play”, ovvero paga per giocare.
A far capire che qualcosa non andava è stato il repentino calo della criptovaluta infatti è passata da 230 mila dollari per uno “squid” fino ad arrivare a circa due mila e trecento dollari. Quindi fatti i controlli del caso si è scoperto che gli organizzatori erano spariti con oltre 2,1 milioni di dollari, ovvero tutto l’investimento ricevuto da chi voleva provare l’ebbrezza di essere uno squid gamer.
