Storia di bullismo in una rinomata scuola di Milano

Ennesima storia di bullismo, questa volta in una scuola di Milano, in zona Nolo, rinomata per la serietà, l’accoglienza e l’inclusione, ma purtroppo non ha fatto nulla per fermare questa terribile storia.

Una storia di una bambina pre-adolescente presa di mira ingiustificatamente dai suoi compagni di classe.

Il racconto della mamma

La madre racconta come sono andate le cose, da dove è iniziato il tutto e la cattiveria della quale era vittima, giorno dopo giorno, la figlia.

“Ho assistito a episodi di pessima scuola e di totale mancanza di azione in caso di bullismo in una scuola rinomata per essere un modello di accoglienza e di inclusione, senza  violenze efferate o fisiche. Il  problema è il mancato intervento di una scuola che rischia di generare dei danni nelle vittime”.

Tutto comincia, quando, due ragazzini della classe, la accusano di aver portato il Covid, anche se non era l’unica contagiata.

Da quel momento è derisa per qualsiasi cosa: “Dai calzini a pois alla felpa rosa, dal fatto che veste Zara all’invito a comprare abbigliamento di altre marche, possibilmente sportive. Le danno della stupida, dicono che è sporca e non si lava se si veste uguale per due giorni”.

La mamma decide di scrivere al Coordinatore di classe, ma la situazione non migliora. Addirittura la bambina viene chiamata “figlia di p….” e la madre esasperata, allora, si rivolge direttamente al Preside dell’Istituto che ha risposto: “Consiglio di classe Straordinario”. Da quel momento, i genitori, decidono di tenere a casa la figlia fino al responso del Consiglio.

Purtroppo, però, gli episodi non finiscono e uno dei bulli è il figlio della Rappresentante di classe. Pensa di parlare direttamente con lei, ma la donna la aggredisce dicendole “hai rotto le balle sei pessima”. E così anche la mamma viene bullizzata e buttata fuori dal gruppo whatsapp della classe.

Nessuno aiuto dalla scuola per il bullismo

Finalmente arriva il Consiglio di classe, ultima speranza, ma anche vana e la ragazzina torna a scuola. Viene messa davanti al banco del bullo più bullo della classe, dicendole che senza di lei si stava benissimo e sperano che se ne vada di nuovo. Il tutto davanti ai Professori che si sono ben guardati di prendere le difese della vittima.

In una settimana i genitori, finalmente, hanno deciso di cambiare scuola alla ragazzina.

“Se penso ai milioni di euro spesi dalla Fondazione Cariplo in nome di una scuola che è tutta fuffa mi viene da ridere”, dichiara la donna.

“Ritengo scandaloso quello che è successo, un episodio di bullismo pressoché impunito, con totale copertura da parte della scuola e delle madri, ma non di una scuola qualsiasi, di un posto dipinto come una sorta di giardino dell’Eden”.

Ma perché è successo tutto questo? “Una questione di omertà narcisistica, per non macchiare il buon nome della scuola”

 

 

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