E’ stato rinviato a giudizio Paolo Bellini, ex Avanguardia Nazionale da Alberto Gamberini, Gup del Tribunale di Bologna. Bellini è accusato di essere uno degli autori della strage di Bologna del 2 agosto 1980. Insieme a lui, i Nar condannati e Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi. Questi deceduti e ritenuti, inoltre, gli organizzatori.
A processo per depistaggio anche Piergiorgio Segatel, ex Carabiniere e per false informazioni Domenico Catracchia, amministratore di condominio di immobili. Il processo comincerà il 16 aprile. Ad avanzare la richiesta di rinvio fu la Procura generale di Bologna.
La strage di Bologna: i fatti
La strage di Bologna è stato uno dei più gravi atti terroristici della storia del nostro Paese del secondo dopoguerra. E’ avvenuto il 2 agosto 1980 alle ore 10.25 presso la stazione ferroviaria di Bologna Centrale.
Gli anni in cui avvenne l’attentato, erano i famosi anni di piombo e la strage è ricordata insieme a quella del 12 dicembre 1969: la strage di Piazza Fontana. Ma anche la strage di Piazza della Loggia (1974) e strage del treno Italicus, sempre nel 1974. Una storia, come spesso accade, che inizia a trovare un finale, se così si può dire, dopo essere trascorsi molti anni.
Come esecutori della strage furono individuati alcuni militanti di estrema destra che appartenevano ai Nuclei Armati Rivoluzionari, tra loro Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. In quell’attentato morirono 85 persone e 200 rimasero ferite e sin da subito, le indagini si concentrano sulla pista neofascista. Ma per giungere alle conclusioni passò moltissimo tempo. La prima condanna, avvenuta nel 1995, fu per Fioravanti e Mambro. Nel 2007, si aggiunse quella di Luigi Ciavardini e l’anno scorso, quella di Gilberto Cavallini.