Scontri all’università La Sapienza di Roma. Erano circa 300 gli studenti pro-Palestina dei Collettivi che nel pomeriggio di martedì 16 aprile hanno manifestato all’interno dell’ateneo, provando ad assaltare prima il Rettorato, poi il Commissariato.
“Questo non è manifestare, ma delinquere. La mia solidarietà al dirigente della Polizia aggredito, a tutte le Forze dell’ordine e ai docenti“. Lo afferma sui social la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni.
I primi momenti di tensione quando alcuni di loro hanno tentato di fare irruzione all’interno del Rettorato, dove erano riuniti in seduta congiunta Senato accademico e consiglio d’amministrazione dell’Università per l’approvazione di un documento che rifiuta “il boicottaggio della collaborazione scientifica internazionale“. L’irruzione è stata contenuta e respinta dalla Polizia.
A quel punto i manifestanti hanno dato vita a un corteo spontaneo all’interno della città universitaria, durante il quale uno degli studenti è saltato su una volante, danneggiandola ed è stato arrestato.
Il nutrito gruppo di manifestanti ha, quindi, assaltato i locali del Commissariato presso l’Università. Durante il tentativo di irruzione uno di loro ha aggredito il dirigente della Polizia a calci e pugni, procurandogli ferite.
Il manifestante è stato arrestato dalla Polizia. Dopo aver tentato più volte di fare irruzione, gli studenti hanno raggiunto il vicino Commissariato di San Lorenzo. Tante le scritte lasciate alla Sapienza dai manifestanti: ‘Free Palestine’, ‘Polimeni complice del genocidio’, ‘Basta accordi con Israele’. C’era anche chi mostrava la bandiera di Israele, oltraggiata con un disegno offensivo al posto della Stella di David.
Durante gli scontri i manifestanti hanno pesantemente danneggiato due auto della vigilanza in servizio alla Sapienza.