Sudan, Ue al lavoro per coordinare evacuazione cittadini europei

Bruxelles, 21 apr. (Adnkronos/Dpa) – L’Ue sta lavorando per coordinare una possibile evacuazione di cittadini europei in Sudan, dove da quasi una settimana infuriano tra l’esercito regolare e le Forze paramilitari di sostegno rapido (Rsf). Lo ha reso noto un funzionario dell’Unione Europea, secondo cui la diplomazia di Bruxelles è in contatto con i Paesi membri per valutare le diverse opzioni per portare via i cittadini europei, anche se al momento non ci sono le condizioni di sicurezza. “Seguiamo da vicino la situazione per farlo appena possibile”, ha detto il funzionario.
Intanto Germania e Spagna si sono già attivate per il rimpatrio dei propri connazionali. Un primo tentativo della Bundeswehr mercoledì non è andato in porto a causa della situazione di pericolo a Khartoum. Nel Paese ci sono oltre 150 cittadini tedeschi.
A Madrid sono già pronti gli aerei militari per l’evacuazione degli spagnoli. “Abbiamo tutto pronto, ci sono aerei dell’esercito posizionati per procedere all’evacuazione degli spagnoli presenti in Sudan, nel momento in cui si verificheranno le condizioni e gli aerei potranno atterrare a Khartoum, cosa che ora non è possibile”, ha dichiarato il ministro degli Esteri José Manuel Albares, che ha confermato che si potrebbe procedere all’evacuazione di una sessantina di spagnoli e di un’altra ventina di persone, tra cittadini europei e di Paesi dell’America latina, che ne hanno fatto richiesta. Per facilitare questo processo è già in corso il raggruppamento dei cittadini nell’ambasciata spagnola in Sudan, con il conseguente il rafforzamento della sicurezza intorno alla rappresentanza. “Le condizioni sono difficili”, ha ammesso il ministro Albares, sottolineando che i combattimenti continuano e che l’aeroporto di Khartoum è al momento chiuso.
“Non appena avremo l’opportunità i nostri aerei militari entreranno in Sudan ed evacueranno” i connazionali, ha spiegato Albares, che ha confermato che uno spagnolo, che era a bordo di una nave al largo delle coste del Sudan, è già riuscito ad uscire dal Paese. Infine, ha lanciato un appello agli spagnoli che potrebbero trovarsi nel Paese africano e non si fossero ancora registrati presso l’ambasciata, chiedendo loro di contattare, anche attraverso i familiari, il ministero per rendere nota la loro situazione in vista di un’eventuale evacuazione.

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