Svezia, azioni anti islam generano scontri. 16 agenti feriti

Notti di scontri in Svezia. Un gruppo di estrema destra ha bruciato una copia del Corano, minacciando di farlo di nuove. Le azioni anti Islam hanno generato manifestazioni e contro cortei in tutto il Paese. Lo riferisce la BBC. Le violenze  hanno interessato la periferia di Stoccolma e non solo.

Nel quartiere di Rosengrad a Malmo la Polizia ha disperso una folla di manifestanti che avevano dato alle fiamme un autobus. In città si erano dati appuntamento gli estremisti di destra del movimento Stram Kurs, (Hard Line), guidato dall’estremista Rasmus Paludan. Veicoli sono stati dati alle fiamme e alcuni manifestanti hanno lanciato pietre contro la Polizia.

Altri scontri tra Polizia e manifestanti hanno colpito la Svezia negli ultimi giorni. Secondo quanto riferito, almeno 16 agenti di Polizia sono stati feriti e diversi veicoli della Polizia distrutti nei disordini seguiti alle manifestazioni del gruppo di estrema destra nella periferia di Stoccolma e nelle città di Linköping e Norrköping.

Il Capo della Polizia nazionale svedese, Anders Thornberg, ha sottolineato la brutalità delle azioni, che hanno avuto eco anche fuori dai confini del Paese. Il Ministero degli Esteri iracheno ha convocato l’incaricato d’affari svedese a Baghdad e ha avvertito che la vicenda potrebbe avere “serie ripercussioni” sulle relazioni tra la Svezia e le comunità musulmane in generale.

Iran chiede “una reazione immediata, forte e chiara nei confronti dei colpevoli”

Il Portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Saeed Khatibzadeh ha protestato con il Governo svedese affermando di ritenerlo “responsabile” della “deliberata reiterazione di atti contro l’Islam” che “ha ferito i sentimenti dei musulmani in quel Paese e nel mondo”. Chiedendo “una reazione immediata, forte e chiara nei confronti dei colpevoli”.


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