Terzo polo, Letta: “il modo migliore per aiutare le destre”

“Mi sento di fare un appello a tutti coloro che hanno dubbi in queste ore sul fatto di creare una larga e convinta alleanza che sia in grado di battere le destre e che pensano che fare un terzo polo sia più conveniente. Penso che il terzo polo sia il modo migliore per aiutare le destre”. Letta dal palco della festa dell’Unità di Casalgrande, a Reggio Emilia, lancia l’appello. E si rivolge in particolare a Carlo Calenda, leader di Azione. Si attende il suo pronunciamento sulle alleanze.

“Quello che aiuta di sicuro la destra è una coalizione eterogenea, confusa e poco credibile. Cerchiamo di evitarla. Noi ce la stiamo mettendo tutta. Le questioni le conosci da giorni. Stasera (ieri sera, ndr) le abbiamo messe per iscritto con Più Europa. Aspettiamo una risposta”, il tweet del leader di Azione in chiusura di una giornata caratterizzata da ‘stoccate’ ripetute via social.

Simili le parole di Matteo Renzi, che lancia l’hashtag #TerzoPolo e movimenta l’ultima domenica di luglio. “Io non cerco di sistemarmi da qualche parte. A me di avere un seggio, non interessa”, dice il leader di Italia Viva a In Mezz’ora in Più su Rai3. “Io non sto con Salvini e Meloni e non sto con Fratoianni e Di Maio. Allora certo che corro al centro e se al centro, come spero, ci saranno anche altri a partire da Calenda, che non ce lo vedo con Fratoianni, bene. Altrimenti noi saremo comunque decisivi nella prossima legislatura come lo siamo stati nell’ultima”, dice il leader di Italia Viva.

Renzi: “Non si vince con le ammucchiate, ma con le idee chiare”

“Io non vado col PD? Questa risposta l’ha data Enrico Letta quando parlando con Repubblica ha detto ‘noi non vogliamo Italia viva e Renzi ma grande alleanza da Di Maio a Fratoianni’. È legittimo tutto questo. Ma è credibile poter sconfiggere Meloni e Salvini mettendo insieme idee che sono l’opposto di quello che ha pensato sempre il PD? Non si vince con le ammucchiate, ma con le idee chiare”, ribadisce. “Sul lavoro la pensiamo come i navigator o come industria 4.0? Affrontiamo la sfida dal punto di vista riformista ma se poi la prima cosa che dici è aumentare le tasse…”, dice facendo riferimento alla patrimoniale ipotizzata dal leader dem.

Oggi, intanto, prende forma il nuovo soggetto politico creato da Luigi Di Maio. “La nuova forza politica si chiamerà ‘Impegno civico’ e vuole rappresentare quell’impegno civico che ieri anche Papa Francesco ha evocato dal Canada”, dice il Ministro agli Affari esteri, a capo di ‘Italia per il Futuro’, ospite di ‘Mezz’ora in più’ su Rai3.

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