In queste ultime ore la stazione di Porta Nuova di Torino ha soppresso tutti i treni a causa della vicinanza dell’incendio. Dagli ultimi accertamenti il rogo sarebbe partito nell’attico a causa di una saldatrice utilizzata da un fabbro su una cassaforte. Al momento risultano 5 persone leggermente ustionate. Alle 15:30 le fiamme continuavano ad avanzare: superato l’angolo tra via Lagrange e la piazza omonima, sono rapidamente dilagate verso piazza Carlo Felice. Oramai anche le mansarde su piazzetta Lagrange sono tutte distrutte, e a differenza delle altre erano abitate: si sentono anche scoppi continui, probabilmente bombole.
Sono più di cento le persone evacuate dalle proprie abitazioni. Chiusi anche tutti i negozi e le attività commerciali della zona. Le strade intorno alla stazione sono in tilt proprio a causa della chiusura delle due vie dove stanno lavorando i Vigili del Fuoco.
Le operazioni di spegnimento, dicono i Vigili del Fuoco, sono rese difficili dal sistema “sandwich” delle copertura isolante. “La situazione è critica, il fuoco sta correndo e stiamo cercando di creare uno sbarramento con gli idranti ma è un intervento in quota molto difficile. Per il momento non possiamo agire dall’interno ma solo esternamente. Ci sono stati anche alcuni crolli. Tutte le persone all’interno dello stabile sono state comunque messe in salvo” ha dichiarato il comandante dei Vigili del Fuoco di Torino Agatino Carrolo, poco dopo le 14.
La dinamica dell’incendio
Un incendio si è sviluppato questa mattina agli ultimi piani di un palazzo che si affaccia su piazza Carlo Felice, nel centro di Torino.
Il rogo si è propagato prima delle 11 di oggi venerdì 3 settembre. Sul posto i Vigili del Fuoco con più squadre e i Vivili Urbani per delimitare la zona. L’incendio riguarda la copertura del palazzo. I Vigili del Fuoco hanno evacuato l’edificio interessato dalle fiamme e, secondo i loro accertamenti delle 12 circa, al momento non risultano persone coinvolte. In Totale sono 30 i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso.
Non risultano feriti. Solo una persona è stata soccorsa per un malore. E’ la proprietaria di una delle case colpite dalle fiamme. Poco dopo mezzogiorno uno dei Vigili del Fuoco ha cercato di tranquillizzare sull’andamento delle operazioni, parlando di “situazione sotto controllo“.
Sul luogo dell’incendio anche Alberto Unia Assessore Comunale della Città di Torino con delega alla Protezione Civile che ha dichiarato: “Dobbiamo fare delle verifiche tecniche e capire se ci sono e quanti sono gli sfollati. Sembra che in questo momento le mansarde fossero disabitate, in ogni caso la Città c’è“.
Oggi Torino, ieri Milano
Quello degli incendi nelle grandi città sembra essere un problema troppo ricorrente. Solo qualche giorno fa il terribile incendio alla Torre dei Moro a Milano. Per questo incendio sembra che la causa sia da imputare ai pannelli del rivestimento esterno del grattacielo che sono fatte di materiale plastico sintetico altamente infiammabile e che a temperature elevate si scioglie.
Secondo gli accertamenti quel materiale, di cui non è stata ancora definita l’esatta qualificazione in quanto mancano alcuni documenti tecnici, avrebbe agito da “conduttore” rendendo in sette minuti il rogo incontrollabile. E che quel materiale si sia sciolto lo dimostrano le “pozze” che si sono formate ai piedi dell’edificio nel momento in cui è andato a fuoco, fortunatamente senza causare vittime.
I Vigili del Fuoco stanno verificando quale materiale sia stato usato per i pannelli; soprattutto va accertato se il materiale indicato nei documenti di costruzione sia lo stesso effettivamente usato. Tutte le analisi in corso, anche sul funzionamento dei sistemi antincendio che pare non si sia attivato l’allarme e che le bocchette dell’impianto idrico non funzionassero in molti piani, saranno effettuate tenendo conto delle normative, come il testo unico del 2011 sulla prevenzione degli incendi.