Tra gli israeliani e i palestinesi di Hamas è guerra: si combatte colpo su colpo

Fino ad ora  da Gaza sono stati lanciati 480 razzi verso Israele secondo quanto riferito dal Portavoce militare che ha confermato che almeno  200 sono stati intercettati dal sistema anti-missili Iron Dome. 150, lanciati da Gaza, sono esplosi all’interno del territorio della Striscia.

È partita l’operazione ‘Guardiano delle Mura’, che ha colpito 130 obiettivi militari nella Striscia. Il Governo israeliano si prepara alla guerra e sta richiamando  i riservisti. Il Premier Netanyahu, non usa mezzi termini e avverte: ‘Hamas riceverà un colpo che non si aspetta!”

250 sono stati  i razzi lanciati dall’enclave palestinese verso lo Stato ebraico, dove hanno raggiunto Ashdod ed Ashkelon, uccidendo due donne. Israele ha risposto con attacchi sempre più massicci, utilizzando razzi e raid aerei, colpendo 140 obiettivi in cui, secondo fonti Ansa, sarebbero morte  24 persone, tra cui 10 minorenni.

L’attacco di Israele in risposta ai lanci di razzi da parte dei Hamas

Sono sino ad ora per quanto ci è consentito di sapere 155 i feriti palestinesi e fra i 28 palestinesi morti a Gaza, negli attacchi sferrati da Israele, si contano anche “10 bambini”. Lo ha reso noto il Ministero della Sanità di Hamas. In serata Israele ha colpito un palazzo di 12 piani a Gaza City dove, secondo il Portavoce militare Hidai Zilberman,  “c’erano comandi di organizzazioni terroristiche”. Attacchi massicci sono stati portati dall’aviazione di Israele sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce il Portavoce militare Hidai Zilberman, precisando che sono entrati in azione 80 velivoli, compresi gli F-35. Un attacco “di una portata che non si vedeva da anni”.  In uno di questi raid è rimasto ucciso Iyad Fathi Faik Sharir che,  secondo fonti dell’Esercito di Israele, sarebbe stato il  Comandante delle Unità Anticarro di Hamas.

A Gaza, mentre un’automobile transitava nel rione di Sajaya, è stata centrata da un razzo sparato da un velivolo militare israeliano. Sette persone sono rimaste ferite. Una di queste è in condizioni gravi. Lo ha riferito la radio al-Aqsa, di Hamas. Secondo l’emittente palestinese, al momento dell’attacco, la strada era molto affollata e parte dei feriti sono passanti che si trovavano nelle immediate vicinanze. Il portavoce militare dell’esercito israeliano, Hidai Zilberman, ha precisato che sono entrati in azione 80 velivoli, compresi gli F-35.

Secondo fonti Ansa si apprende che due Comandanti della Jihad islamica sono rimasti uccisi durante  un attacco condotto dall’aviazione israeliana contro un appartamento in un grande condominio nel rione Rimal di Gaza. Il braccio armato della Jihad islamica ha identificato gli uccisi in Kamel Kuraika e Sameh al-Mamluk. Con loro è rimasto ferito in modo grave un altro Comandante della Jihad islamica, Muhammad abu al-Atta. Si tratta del fratello di Baha abu al-Atta, il leader militare della Jihad islamica nel nord della Striscia ucciso da Israele nel 2019. Intanto l’ala militare di Hamas afferma di aver subito perdite in un altro attacco israeliano, a sud di Gaza.

Israele si prepara alla guerra

Fonti dell’esercito israeliano hanno fatto sapere che, tuttavia,  durante l’attacco di risposta da parte dell’esercito palestinese sono risuonate le sirene di allarme iad Ashkelon . La città israeliana è una delle più colpite, ma le sirene sono entrate in funzione anche nelle zone israeliane attorno alla Striscia. Intanto, il Governo israeliano ha richiamato 8 compagnie di riservisti della Guardia di frontiera, circa 5000 uomini, per far fronte agli estesi disordini nelle località arabe di Israele e sono state schierate ulteriori batterie di artiglieria al confine con la Striscia. Un segnale che secondo i media indica che l’apparato militare israeliano si prepara ad un conflitto ancora più duro. L’esercito ha poi esteso le zone interdette al traffico civile per timore di razzi anticarro dall’enclave palestinese.

Le tiepide reazioni della comunità internazionale

Gli USA chiedono di non colpire obiettivi civili. Il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, si è detto preoccupato “per le continue violenze nella Gerusalemme Est occupata. Nonché per i possibili sgomberi di famiglie palestinesi dalle loro case nei quartieri di Sheikh Jarrah e Silwan“. L’Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani ha condannato “tutte le violenze” e le violazioni del Diritto internazionale nell’ambito delle tensioni a Gerusalemme e nella Striscia di Gaza negli ultimi giorni. “Siamo profondamente preoccupati dalla escalation delle violenze nei territori palestinesi occupati, Gerusalemme est inclusa, e in Israele nei giorni scorsi”, ha detto oggi a Ginevra il Portavoce dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani, Rupert Colville. “Condanniamo tutte le violenza e l’incitamento alla violenza, nonché le divisioni etniche e le provocazioni”, ha aggiunto.

L’Alto Rappresentante dell’UE, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri UE ha detto che “c’è una seria preoccupazione per quanto sta accadendo” sulla Spianata delle Mosche a Gerusalemme. “E si invita ad evitare di alimentare le tensioni”.

Il Presidente turco Erdogan – che ha parlato con Abu Mazen e con il leader di Hamas Hanyeh – ha annunciato che “la Turchia farà tutto ciò che è in suo potere per mobilitare il mondo intero e soprattutto il mondo islamico, per fermare il terrorismo e l’occupazione di Israele. Da Ramallah, l’Autorità Palestinese ha bollato come “criminale l’aggressione di Israele”.

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