Tragedia di Ravanusa, l’ultimo saluto alle vittime

Ravanusa ha dato l’ultimo saluto alle nove vittime, dieci col bimbo mai nato, vittime  dell’esplosione avvenuta la sera di sabato 11 dicembre a causa di una fuga di gas. Le esequie di Stato sono state celebrate in Piazza Primo Maggio, davanti alla Chiesa Madre.

In prima fila i familiari delle vittime osservano in silenzio l’arrivo delle nove bare, mentre il sole tramonta sulla piazza piena. Presenti il Ministro per le Infrastrutture Enrico Giovannini, il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.  Con loro le Autorità,i rappresentati delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile, gli operatori del 118 e tanti Sindaci della Provincia, nella giornata in cui tutti i comuni hanno esposto le bandiere a mezz’asta in segno di lutto.

Un 17 dicembre  reso ancora più doloroso se si pensa che proprio oggi è il compleanno di Selene Pagliarello, l’infermiera che lavorava al pronto soccorso dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento e che portava in grembo Samuele, il bimbo che sarebbe nato proprio in questa settimana.

“Si è fatto buio nell’intero paese che ha seguito le fasi di una tragedia che una maggiore responsabilità e un controllo più attento avrebbero forse potuto evitare” ha ha detto l’Arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, nella sua omelia ai funerali per le nove vittime di Ravanusa , “dieci“, ha scandito il Prelato, riferendosi proprio al piccolo Samuele e il suo sguardo si è rivolto al fiocco azzurro  che è stato posto sulla bara di Selene .Più volte la sua voce si è incrinata per la commozione.

Il Sindaco di Ravanusa:”noi non dimentichiamo

Queste le parole del Sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo,”oggi sono qui per dire che questa comunità non dimenticherà le vittime. Non dimenticheremo il lutto e non dimenticheremo che siamo figli di questa patria e di questa Italia. Quando sono arrivato mi sono sentito solo ma poi sono arrivati subito i soccorritori che rischiando la loro vita hanno lavorato ininterrottamente per 72 ore. Grazie a tutti, volevamo fare di più ma non ci siamo riusciti. Ci auguriamo che vengano accertate le responsabilità di questa tragedia ma non dimenticheremo quello che è accaduto.Non dimenticheremo lo sguardo, la compostezza e il silenzio dei familiari e dei parenti. Daremo sostegno agli sfollati, a loro va garantito un tetto e una casa, intitoleremo una via ai nostri cari, noi non dimentichiamo.”

 

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