Trump: “Da Presidente avrei bombardato la Russia”

Durante un incontro con alcuni dei principali finanziatori statunitensi della campagna elettorale a New York, Donald Trump ha dichiarato che se fosse stato Presidente lui avrebbe bombardato Mosca e Pechino se la Russia avesse invaso l’Ucraina o la Cina avesse invaso Taiwan.

Parole che secondo il Washington Post hanno suscitato grande sorpresa tra gli interlocutori del Tycoon. Intanto si muove il fronte europeo, con la Polonia che non limita l’uso delle armi fornite a Kiev, di fatto specificando che possono essere utilizzate per attaccare il territorio russo. A dichiararlo il Viceministro della Difesa Cezary Tomczyk, intervistato dai media locali.

Il Premier polacco Donald Tusk, inoltre ha annunciato il ripristino di una zona cuscinetto al confine con la Bielorussia. Secondo il Primo Ministro la zona cuscinetto sarà ripristinata su una fascia larga circa 200 metri dal confine di stato. Tusk ha confermato l’utilizzo di tutte le risorse necessarie per proteggere il confine. Aiuti all’Ucraina arrivano anche dalla Svezia, il cui Governo ha annunciato aiuti militari per 1,16 miliardi di euro.

Questo grande movimento europeo, con voci e polemiche provenienti da tutti l’Occidente, hanno portato il Presidente Putin a rispondere in maniera dura. Il leader del Cremlino ha risposto all’ipotesi dell’uso da parte di Kiev di missili forniti da Paesi Nato per colpire la Russia, avvertendo che le conseguenze saranno “serie”. Mosca riterrà la Nato direttamente responsabile degli attacchi, valutando che vettori a lungo raggio come gli Atacms americani non potrebbero essere impiegati senza dati d’intelligence satellitari elaborati da tecnici dell’Alleanza.

Lo riporta ANSA.

(Foto da Pixabay)

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