ankara-ph.pixabay

Turchia, pugno duro di Ankara sul Pkk dopo l’attentato suicida

Ankara reagisce dopo l’attentato suicida avvenuto davanti al Ministero dell’Interno nel tardo pomeriggio di ieri. A rivendicare le azioni il PKK e sui suoi militanti curdi. “Un gesto di sacrificio è stato compiuto contro il ministero dell’Interno turco da una squadra che fa capo alla nostra Brigata degli immortali”, aveva annunciato il gruppo all’agenzia Anf.

Nella notte, secondo quanto riporta Sky, raid aerei nel Nord dell’Iraq e arresti a tappeto. “I terroristi non raggiungeranno mai i loro obiettivi. Gli scellerati che minacciano la pace e la sicurezza dei cittadini non hanno raggiunto i loro obiettivi e non li raggiungeranno mai“. Parole del Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, presentatosi davanti al Parlamento poche ore dopo l’attentato. Per Erdogan quello l’attacco di Ankara è stato “l’ultimo sussulto di terrore”.

20 obiettivi del Partito dei Lavoratori del Kurdistan sarebbero stati colpiti e distrutti dalle forze armate turche nel Nord dell’Iraq. Nel mirino della Turchia grotte, bunker, rifugi e magazzini utilizzati dall’organizzazione terroristica separatista. Secondo il Ministero dell’Interno turco molti terroristi sarebbero stati neutralizzati.

Il Pkk, Partito dei Lavoratori del Kurdistan, ha rivendicato l’attacco compiuto questa mattina nella capitale turca davanti alla sede del ministero dell’Interno.


(Foto da Pixabay)

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it