Ucciso il capo della produzione delle armi di Hamas

Si è svolta la riunione dei membri del G7 che insieme ai partner della regione, stanno lavorando per evitare che il conflitto si inasprisca ulteriormente e si diffonda più ampiamente.

In una dichiarazione congiunta inviata agli organi di stampa si legge la seguente nota  – Stiamo lavorando insieme, anche imponendo sanzioni o altre misure, per negare ad Hamas la capacità di raccogliere e utilizzare fondi per compiere atrocità.

nella dichiarazione congiunta si legge anche che – L’aumento della violenza estremista commessa dai coloni contro i palestinesi è inaccettabile, mina la sicurezza in Cisgiordania e minaccia le prospettive di una pace duratura.

Intanto, gli scontri tra le Forze armate israeliane e i miliziani di Hamas continuano.

L’esercito israeliano ha ucciso nella notte, in un attacco aereo mirato, Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas che sarebbe stato, secondo quanto dichiarato dal Portavoce militare, “uno dei principali sviluppatori di armi di Hamas ed era un esperto nello sviluppo di armi strategiche e razzi utilizzati dai terroristi“.

Il Portavoce  ha poi aggiunto che “la notte scorsa è stata eliminata una cellula terroristica che progettava di lanciare missili anti tank contro i soldati israeliani”.

Autore:

Redazione

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