Ucraina il punto

Ucraina (6 giugno ore 8:30) – Il punto sulla guerra

Partiamo dall’approvvigionamento militare. Il Regno Unito fornirà all’Ucraina lanciarazzi con una gittata di 80 chilometri per contrastare l’offensiva russa. Lo ha confermato oggi il Ministero della Difesa britannico. Questi sistemi di lanciarazzi multipli, gli M270 Mlrs, “aumenteranno significativamente le capacità delle forze ucraine“, ha affermato il Dicastero in un comunicato. Tale decisione è stata presa in “stretto coordinamento” con gli Stati Uniti, che hanno annunciato la scorsa settimana la fornitura di sistemi Himars con una portata di 80 chilometri. Da tempo gli ucraini richiedevano più lanciarazzi che consentissero loro di colpire in profondità le posizioni russe posizionando le batterie più lontano dal fronte. Esclusa invece la fornitura di sistemi di lancio di missili a lungo raggio all’Ucraina che potrebbero raggiungere la Russia da Joe Biden. Il Presidente si è detto preoccupato che gli Stati Uniti possano essere considerati un cobelligerante.

Il Presidente russo Vladimir Putin, infatti, ha avvertito ieri che Mosca colpirà nuovi obiettivi se l’Occidente fornirà missili a lungo raggio, affermando che le attuali consegne di armi a Kiev mirano a “prolungare il conflitto“. “Se la comunità internazionale mantiene il suo sostegno, l’Ucraina può vincere”, ha affermato il Ministro della Difesa britannico Ben Wallace. “La strategia della Russia sta cambiando e anche il nostro sostegno deve cambiare”, ha aggiunto Wallace sottolineando che queste nuove armi permetteranno agli ucraini “di proteggersi meglio dall’uso brutale dell’artiglieria a lungo raggio che le forze di Putin hanno utilizzato indiscriminatamente per radere al suolo le città”. Finora il supporto militare del Regno Unito all’Ucraina ammonta a oltre 750 milioni di sterline (874 milioni di euro).

Nuovi bombardamenti a Kharkiv: “restate nei rifugi!”

I russi hanno nuovamente bombardato le aree residenziali di Kharkiv. Lo afferma il Capo dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv Oleh Synegubov su Telegram, come riporta Ukrainska Pravda. “Gli occupanti russi stanno nuovamente bombardando le aree residenziali della città. Restate nei rifugi! Non ignorare gli allarmi!“, afferma il capo dell’amministrazione.

“I russi controllavano il 70% di Severodonetsk, ma nel giro di due giorni sono stati respinti, ora la città è divisa a metà. Gli occupanti hanno perso un numero enorme di personale, otto russi sono stati fatti prigionieri”. Lo ha detto il Governatore di Lugansk Serhiy Gaidai, citato da Ukrinform. “Il comando militare deve prendere una decisione, perché è possibile cacciare i russi da Severodonetsk. Questo è il nostro compito. L’unica questione è: quale sarà il prossimo passo? Lasceranno e distruggeranno tutto con artiglieria pesante e aerei”, ha aggiunto Gaidai, sottolineando però che “la liberazione di Severodonetsk avrebbe un valore politico” perché “riportare il centro regionale sotto il pieno controllo dell’Ucraina solleverebbe il morale dei cittadini”.

Chiuso spazio aereo Paesi Russia-Serbia per il volo di Lavrov

Intanto, il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è stato costretto a cancellare il viaggio che aveva in programma in Serbia in seguito alla chiusura dello spazio aereo al suo volo da parte dei Paesi vicini. Per la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca Maria Zakharova si è arrivati a ”chiudere un altro canale delle comunicazioni’‘, come riferiscono le agenzie di stampa russe. Lavrov aveva in programma per oggi a Belgrado colloqui con il presidente serbo Aleksandar Vučić, ma la Bulgaria, la Macedonia del Nord e il Montenegro hanno chiuso il loro spazio aereo all’aereo sul quale doveva viaggiare il ministro degli Esteri russo. Lo riporta il giornale serbo Vecernje Novosti.


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