“Le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla Nato – ha precisato il Premier Mario Draghi – sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni. Circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania; e da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili. Le forze saranno impiegate nell’area di responsabilità della Nato e non c’è nessuna autorizzazione implicita dell’attraversamento dei confini. L’Italia e la Nato vogliono trasmettere un messaggio di unità e solidarietà alla causa ucraina:
Le nostre Forze Armate, dunque, non saranno impiegate in Ucraina, ma saranno dispiegate nelle postazioni che la NATO ha già predisposto e che allestirà per difendere – come ha ribadito oggi il Segretario Generale della NATO Stoltenberg – “centimetro per centimetro” i Paesi alleati, in particolare dell’Europa Orientale, esposti anch’essi al rischio di azioni militari della Russia.