A quanto si apprende dal Sindaco della città di Trostianets, nella regione di Sumy, a Nord-Est del Paese sono cinque i bambini ucraini che sono rimasti uccisi da mine e trappole lasciate dai soldati russi nella città di Trostianets, nella regione di Sumy, a Nord-Est del Paese.
Il Sindaco ha detto: “Cinque bambini sono già stati uccisi da mine e diverse trappole. Sono stati segnalati anche dei feriti. Ci sono molti ordigni di questo tipo”. Il Capo dell’Amministrazione Militare regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, ha dichiarato in precedenza che nella regione vengono trovate centinaia di mine antiuomo al giorno che costituiscono un gravissimo pericolo per i bambini.
Intanto continua la difesa di Mariupol a cui partecipano anche un centinaio di donne combattenti. Tra queste c’era anche il sergente maggiore Olena Kushnir, medico della Guardia nazionale, morta negli ultimi scontri, che era riuscita nei giorni scorsi ad evacuare il figlioletto.
Nei primi giorni di guerra aveva perso il marito. A marzo aveva fatto un video in cui testimoniava il martirio della città e chiedeva aiuto all’occidente dicendo: “Non compatitemi, sono un medico, una combattente, sono ucraina, faccio il mio dovere“