Ucraina il punto

Ucraina (ore 20.00) – Il punto sulla guerra

Ieri è stato colpito nel Mar Nero – da un missile ucraino – l’incrociatore lanciamissili russo ‘Moskva’ delle forze di Kiev. Si è capovolto e sta affondando dopo una potente esplosione delle munizioni a bordo. Tuttavia, gli Stati Uniti riferiscono che la nave è ancora a galla. Sempre dalla Russia, giunge la notizia che Putin ha riferito che: “L’Occidente sta cercando di coprire i suoi errori di calcolo nel campo dell’energia verde e di dare la colpa alla Russia”. 

Il Governo di Kiev ha reso noto che 30 ucraini sono stati liberati in uno scambio di prigionieri con la Russia. Dei 30, 22 sono militari mentre 8, civili. Tra loro anche una donna. Lo ha annunciato il vice primo Ministro Iryna Vereshchuk su Telegram. “Per ordine del presidente Zelensky, oggi è avvenuto il quarto scambio di prigionieri di guerra. Sono stati scambiati 5ufficiali e 17 soldati”. 

Il Governo francese ha congelato 33 proprietà in Costa Azzurra, a Parigi e in altre zone della Francia, appartenenti a oligarchi russi. Si stima che le 33 proprietà valgano complessivamente più di mezzo miliardo di euro. A differenza delle proprietà sequestrate o confiscate, le proprietà congelate appartengono ancora ai loro proprietari che vi possono continuare a vivere.

A seguito degli attacchi denunciati dalla Russia, il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino ha riferito che “I servizi speciali russi hanno lanciato un piano per compiere attacchi terroristici sul loro territorio per poi accusare l’Ucraina”.

I rifugiati di Mariupol hanno riferito: “I corridoi umanitari sono quasi inesistenti, perché i militari russi non informano le persone chiuse nei rifugi. L’unico modo per uscire e andare in Crimea o Russia, dove alla frontiere alcuni ci dicono di essere stati umiliati e costretti a stare nudi di fronte ai soldati. Nella città manca cibo e continuano il saccheggio dei negozi mentre molti sono stati costretti a bere acqua di neve. I primi a morire sono i bimbi più piccoli, per la fame”.

Volodymyr Zelensky attacca i Paesi europei che continuano ad acquistare petrolio russo: sono “soldi sporchi del sangue di altre persone”, ha denunciato il Presidente ucraino in un’intervista alla Bbc. Zelensky ha chiamato in causa soprattutto la Germania e l’Ungheria.

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