A distanza di tre mesi e mezzo arrivano le prime notizie ufficiali sul lascito e gli eredi di Diego Armando Maradona, morto lo scorso 25 novembre. La prima notizia e che il tribunale argentino ha stabilito gli eredi universali che dovranno dividersi un patrimonio stimato in 500 milioni di dollari, almeno quello che fino ad ora sono riusciti a trovare.
Sono 5 coloro che entro qualche settimana diverranno possessori degli averi dell’ex Pibe de Oro: Dalma (32 anni) e Gianinna (30 anni), figlie del matrimonio con Claudia Villafañe. Diego Junior (34 anni), nato dalla relazione con Cristiana Sinagra ai tempi del Napoli. Jana (23 anni), figlia di Valeria Sabalain e Diego Fernando, il figlio più giovane di 7 anni di Verónica Ojeda.
E’ ancora difficile stimare con esattezza il patrimonio del fuoriclasse argentino. Infatti per svolgere molte ricerche in tal senso, sarà necessario chiedere anche la collaborazione di Governi stranieri, come già accaduto con le autorità venezuelane e cubane (dove Maradona possedeva beni immobili, azioni societarie e partecipazioni ad attività imprenditoriali). Al momento, da una stima approssimativa, il patrimonio del Diez dovrebbe ammontare a circa 500 milioni di dollari, ma è ancora un dato incompleto. L’ultima scoperta, assieme ai due forzieri a Dubai, riguarda due macchine di lusso (una Rolls Royce e una Bmw) dal valore totale di circa 350 mila dollari. “Là dentro potrebbe esserci qualsiasi cosa, nessuno lo sa con esattezza. L’unico a conoscerne il contenuto era lo stesso Diego”, ha rivelato una fonte vicina ai familiari.
La fortuna di Maradona comprende beni immobili, almeno una decina, auto di lusso compreso un blindato in edizione limitata, numerosi cimeli tra indumenti, ricordi e regali. Inoltre una numerosa quantità di risparmi spalmati in svariati conti bancari. Cinque sono quelli emersi finora tra Dubai, Argentina e Messico. Nella cassaforte della casa di Buenos Aires erano custoditi numerosi contanti. Oltre a una collezione di orologi e l’anello da 300 mila dollari che Maradona ricevette in dono dal proprietario della Dinamo Brest quando venne nominato presidente onorario.
Dall’Italia arriva anche il condono per Maradona e quindi per gli eredi
La cassazione ha deliberato che Maradona avrebbe avuto diritto al condono come concesso al Napoli Calcio riguardo la questione relativa al pagamento degli stipendi ad altri ex campioni azzurri. La Cassazione si è espressa relativamente al pagamento degli stipendi ad altri ex campioni azzurri, Alemao e Careca. E’ stato messo tutto nero su bianco dalla Corte Suprema di Cassazione, presieduta da Lucio Napolitano: Maradona avrebbe dunque potuto, come gli altri due ex calciatori brasiliani (a Napoli all’epoca del secondo scudetto) intervenire nel giudizio alla commissione tributaria centrale.
“Se si negasse a Maradona la possibilità di intervenire nel giudizio dinanzi alla commissione tributaria centrale, per beneficiare del condono cui ha beneficiato la Società, vi sarebbe una palese assenza di tutela effettiva del contribuente, che non avrebbe alcuna altra possibilità di far valere le proprie ragioni in altra sede, con il verificarsi di una vera e propria denegata giustizia” questo è quello che si legge nella sentenza.