Josh Paul, un dirigente del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti che era responsabile dell’ufficio che sovrintendeva ai trasferimenti di armi, ha rassegnato le dimissioni in protesta contro la decisione dell’amministrazione Biden di continuare a fornire armi e munizioni a Israele durante il conflitto con Hamas. Nella sua lettera di dimissioni, Paul ha affermato che questa politica rappresenta un “cieco sostegno a una parte” che porta a decisioni politiche “miopi, distruttive, ingiuste e contraddittorie rispetto agli stessi valori che sosteniamo pubblicamente.” Ha anche sottolineato che questa azione potrebbe portare a sofferenze maggiori sia per il popolo israeliano che per quello palestinese.
Paul ha evidenziato il taglio di Israele all’approvvigionamento di acqua, cibo, assistenza medica ed elettricità a Gaza come motivo per cui le leggi federali che mirano a prevenire la consegna di armi a chi viola i diritti umani dovrebbero essere applicate. Tuttavia, ha notato che queste barriere legali stanno fallendo poiché la decisione di stabilire violazioni dei diritti umani spetta al ramo esecutivo e al presidente, senza un incentivo chiaro per farlo.
