USA, bloccata l’esecuzione di Lisa Montgomery

Lisa Montgomery è la prima donna condannata a morte dal tribunale federale. Oggi è giunta la notizia che l’esecuzione non avverrà poiché il giudice Patrick Hanlon ha concesso di valutare le sue capacità mentali.

La vicenda che ha portato Lisa al braccio della morte è avvenuta nel 2004. La donna è entrata in casa della 23enne Bobbie Jo Stinnet con la scusa di voler prendere uno degli otto cuccioli del suo cane. Una volta raggiunta l’abitazione, la Montgomery con un coltello ha aperto la pancia della donna per prendere il figlio che portava dentro e poi strangolata con una fune. Successivamente, ha cercato di far passare il figlio per suo. 


La sospensione dell’esecuzione per Lisa Montgomery

I media americani hanno riportato che l’esecuzione prevista per oggi, è stata annullata dal giudice. Gli avvocati di Lisa Montgomery hanno fatto leva sugli abusi sessuali subiti nella sua infanzia e che questi le avrebbero provocato dei danni cerebrali. Il patrigno tuttavia aveva dichiarato di non avere buona memoria ma che non aveva mai abusato di Lisa. Al contrario, la madre ha ammesso di non aver mai denunciato l’uomo per proteggere la figlia e sé stessa.

La bambina che ha portato via alla madre oggi sta bene, ha 16 anni e si chiama Victoria Jo. Non ha mai raccontato l’accaduto pubblicamente. Il “destino” per Lisa ha voluto che l’8 dicembre, il giorno che doveva avvenire l’esecuzione, il procuratore contraesse il Covid e che a gennaio, si insediasse Joe Biden, che è sempre stato contrario alla pena di morte.

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