V.P.Senato Castellone su numero chiuso a Medicina: dare a Cesare quel che è di Cesare

Il Movimento Cinque Stelle già nel 2019 aveva annunciato lo studio e  la messa a punto di una norma che potesse garantire la frequenza del primo anno di corso a tutti gli studenti, creando  un tronco sanitario comune costituito da alcune di quelle facoltà sanitarie e scientifiche.

La misura e’ stata, infatti, studiata più di tre anni fa dal Movimento con l’obiettivo di rimuovere l’incaglio nel quale sono rimasti “parcheggiati” gli studenti in attesa di riprovare il test di accesso alla Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Ieri, il Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato ha adottato il testo base che verrà esaminato in Commissione Istruzione a Palazzo Madama. Il provvedimento viene rivendicato dalla Lega che nel 2023, ne aveva fatto uno dei punti programmatici della sua campagna elettorale e Matteo Salvini parla di – “soddisfazione per una storica battaglia della Lega. Dalle parole ai fatti!”

Dal  provvedimento ha preso le distanze il Partito Democratico rilevando ancora alcune criticità che i Dem ritengono non servano a risolvere definitivamente il problema.

Nel merito e’ intervenuta anche la Vicepresidente del Senato, Senatrice Mariolina Castellone, del Movimento Cinque Stelle, che è stata la prima forza politica che ha avvertito la necessità di affrontare il problema dell’inadeguatezza del test di ammissione alla Facoltà, responsabile di aver penalizzato la formazione di nuovi medici, oggi numericamente insufficienti a coprire le reali esigenze della salute dei cittadini.

La sanità in Italia è “povera e ammalata”, perché mancano quasi 60 mila medici e il motivo della loro carenza nasce dalla programmazione della formazione, ovvero dagli accessi universitari a Medicina che sono sempre più in calo.

A questo dato va aggiunto quello relativo alla  tendenza di molti studenti in medicina a conseguire il diploma di laurea, per dedicarsi all’attività privatistica piuttosto che accedere ai bandi per i concorsi nel Servizio Sanitario Nazionale.

Ma c’è anche chi ritiene che abolendo  il numero chiuso per l’accesso alla Facoltà di Medicina, fra dieci anni e negli anni ancora successivi si creerebbero migliaia di medici disoccupati. Lo sostiene il Presidente della Federazione Nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli.

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