Vaccini in vacanza: c’è chi dice no e chi dice si

È da settimane che impazza il toto vaccini in vacanza. Molti dei richiami per Astrazeneca, Pfitzer e Moderna saranno proprio nel momento in cui milioni di italiani decideranno di andare in vacanza. Meritate e desiderate vacanze. 

E come ogni cosa “importante” sembra non trovare una soluzione immediata. Il tema è molto sentito dalle Regioni in cui il turismo estivo è particolarmente importante per l’economia locale e alcune di queste si stanno organizzando autonomamente per permettere la vaccinazione dei turisti.

Nella giornata di ieri, giovedì 3 giugno, la Conferenza delle Regioni ha approvato un documento, presentato dalla Commissione Salute che prevede che la vaccinazione dei turisti nel luogo di vacanza debba riguardare solo la seconda dose e che: “dovrebbe rappresentare un’assoluta eccezione, considerata la relativa flessibilità della data della seconda dose e la possibilità di programmazione che tale elemento offre“.

Secondo alcuni Presidenti di Regione, le vaccinazioni dovrebbero essere garantite solo per la seconda dose ma solo a tutti coloro che soggiorneranno per lunghi periodi nei luoghi di vacanza.  Si legge nel documento: “Le persone che soggiornano per una breve durata dovrebbero essere automaticamente escluse dalla vaccinazione nei luoghi di soggiorno turistico“. Le Regioni specificano inoltre che: “sia per le vaccinazioni ai lavoratori e soggetti fragili non residenti che per quelle che verranno realizzate a favore dei turisti non residenti, la struttura Commissariale dovrebbe garantire un equilibrio delle dosi consegnate ed una corretta tenuta dei flussi informativi“.

Lo stesso Generale Francesco Paolo Figliuolo è dell’idea che sia necessario garantire le seconde dosi in vacanza e chiede alle Regioni una “maggiore flessibilità“. In una lettera inviata ai Presidenti e Governatori delle Regioni il Generale Figliuolo scrive: “già in fase di prenotazione dovrà essere possibile trovare la data migliore per il richiamo e far sì che in quella fase si possa spostarlo eventualmente in un altro giorno nel range dei 42 giorni o delle 4-12 settimane“.

Il problema ora passa al Governo che come sappiamo ancora non ha preparato nessun piano e non ha neppure calendarizzato una possibile discussione in merito ai vaccini in vacanza. La scorsa settimana Mariastella Gelmini, Ministra degli Affari regionali, aveva detto che: “al momento non c’è nessuna possibilità di fare i vaccini ai turisti in tutta Italia“, specificando però che: “se le Regioni, oltre a somministrare le dosi ai più fragili, riusciranno a fare di più, noi non abbiamo preclusioni. Ma adesso va rispettato il piano. Non diamo vantaggi al virus e non facciamo confusione“.

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