Vaiolo delle scimmie, primo caso in Italia

In Italia il primo caso di vaiolo delle scimmie. Lo rende noto l’Istituto  Lazzaro Spallanzani di Roma. Fanno sapere che il paziente, un giovane “appena rientrato dalle Canarie, è in discrete condizioni”.

Il quadro clinico è risultato caratteristico e il ‘Monkeypox virus’ è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. La persona è in isolamento in discrete condizioni generali, sono in corso le indagine epidemiologiche e il tracciamento dei contatti”, precisano i medici dello Spallanzani. Va considerato che il periodo d’incubazione è di 6 13 giorni. Può variare da 5 a 21 giorni.

Altri due casi sospetti sono in fase di  osservazione. Per ora i tre casi osservati e i casi  rilevati in Europa e in USA non presentato segni clinici di gravità, dichiarano gli esperti. La trasmissione può avvenire attraverso le goccioline di saliva, il contatto con le lesioni e i liquidi biologici infetti. Risultano, a ieri, 23 i casi sospetti di “monkeypox“in Spagna. Casi ancora limitati si sono riscontrati nel Regno Unito e in USA.

Il vaiolo delle scimmie è una malattia molto rara che si presenta generalmente con “febbre, mialgia, linfoadenopatia ingrossamento delle ghiandole e un’eruzione cutanea sulle mani e sul viso, simile alla varicella”. La salute dei pazienti sospetti evolve in modo favorevole anche se è necessario mantenerli “sotto osservazione” per la possibilità che qualcuno possa aver bisogno di un ricovero.

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