Vaiolo delle scimmie, primo caso di trasmissione uomo cane

Un primo caso di vaiolo delle scimmie su un cane. È stato confermato a Parigi. Le analisi indicano che l’animale sia stato infettato dai suoi proprietari. I due uomini avevano manifestato i sintomi della malattia 12 giorni prima.

Il caso è riportato da ‘The Lancet’. La rivista spiega che il cane, un levriero italiano di 4 anni, ha presentato lesioni mucocutanee ovvero pustole sull’addome e piccole ulcerazioni anali. L’animale dormiva nel letto dei suoi proprietari. Un test PCR ha stabilito che è infetto.

Mai segnalata prima un’infezione negli animali domestici

“Nei paesi endemici – si legge sulla rivista – solo gli animali selvatici, come roditori e primati, sono portatori del virus. Tuttavia, la trasmissione del virus del vaiolo delle scimmie in cani della prateria è stata descritta negli Stati Uniti e nei primati in cattività in Europa che sono stati in contatto con animali infetti importati. Mentre una infezione negli animali domestici, come cani e gatti, non era mai stata segnalata”. Si tratta dunque della prima descrizione al mondo mondiale di un caso di trasmissione del virus del vaiolo delle scimmie trasmesso dall’uomo ai cani.

“Per quanto ne sappiamo – scrivono i ricercatori sulla rivista – la cinetica dell’insorgenza dei sintomi in entrambi i pazienti e, successivamente, nel loro cane suggerisce la trasmissione da uomo a cane del virus del vaiolo delle scimmie. Date le lesioni cutanee e mucose del cane, nonché i risultati positivi della PCR da tamponi anali e orali, si ipotizza una vera malattia sviluppata dal cane e non una semplice trasmissione del virus per stretto contatto con l’uomo o trasmissione per via aerea (o entrambi). I nostri risultati – concludono – dovrebbero stimolare il dibattito sulla necessità di isolare gli animali domestici dagli individui positivi al virus del vaiolo delle scimmie”.


(foto di Pixabay)

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