Valérie Bacot: violentata e abusata per 25 anni. Uccide l’uomo e la condannano

La storia agghiacciante di Valérie Bacot è quella di una giovane ragazza che a 17 anni partorisce il suo primo figlio avuto da quello che era in realtà il suo patrigno.

Valérie Bacot aveva 12 anni quando Daniel Polette, ha iniziato ad abusare di lei. E non si è fermato. Ogni giorno, ogni notte. Violenze, percosse, offese. Solo 3 anni di pausa, il tempo in cui l’uomo è rimasto in carcere ma poi liberato per tornare a casa dalla “sua famiglia“. Durante il processo a suo carico Valérie Bacot ha ammesso di aver sparato e ucciso Daniel Polette nel 2016 un colpo di pistola alla testa e di averne poi occultato il cadavere con l’aiuto dei figli.

L’uomo poi non si è accontentato di violentarla quando era ancora una bambina; per oltre 14 anni la vendeva e la costringeva a prostituirsi facendo pubblicità sui giornali per trovare clienti. Polette l’accompagnava nei parcheggi lungo la RCEA (Route Centre Europe Atlantique) in Saône-et-Loire. L’organizzazione era particolarmente elaborata e perversa. Polette guidava Valérie attraverso un auricolare per darle istruzioni e su cosa fare con i clienti.

Il suo gesto, quello di sparargli un colpo in testa, arriva quando Valérie Bacot capisce che l’uomo si sta interessando della figlia e per evitare che potesse fargli passare quello che ha passato lei ha agito per difenderla. Nel suo libro bestseller “Tout Le Monde Savait” ovvero “Tutti sapevano“, Valérie Bacot racconta di come “volevo semplicemente proteggere me stessa. Proteggere la mia vita, la vita dei miei figli. Ai miei occhi, nient’altro ha mai avuto importanza“. 

Ora il tribunale, con la sentenza emessa nella serata di venerdì, l’ha dichiarata colpevole di omicidio condannandola a 4 anni di carcere. Poiché la donna ha già trascorso un anno in prigione è stata immediatamente liberata e gli altri 3 anni le sono stati sospesi. “Vorrei ringraziare la corte e tutti per il sostegno che ho avuto. Ora è il momento di una nuova lotta per tutte le altre donne che subiscono violenza e per tutti i maltrattamenti che continuano ad avvenire“, ha dichiarato Valérie Bacot ai giornalisti fuori dall’aula. L’accusa aveva chiesto per lei una condanna a cinque anni di reclusione, con quattro anni di sospensione della pena.

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