Canada: altre due chiese date alle fiamme dopo i nuovi ritrovamenti

Altre due chiese data alle fiamme in Canada. Dopo la scoperta di un migliaio di tombe anonime nei pressi di ex scuole per nativi gestite dalla Chiesa cattolica nella Columbia Britannica.

In meno di un’ora le fiamme sono state appiccate alla Chiess di Sant’Anna e alla Chieda di Chopaka. Entrambe  sono state distrutte, secondo quanto ha raccontato il sergente Jason Bayda della Polizia canadese a cavallo.

Il mese scorso ha suscitato indignazione e pena  l’identificazione dei resti di 215 bambini nei pressi di un’altra struttura simile aveva già ferito e indignato il Paese, riportando alla luce il calvario subito per decenni dai bambini indigeni nelle scuole gestite dalla Chiesa cattolica. Le autorità considerano gli incendi di ieri “sospetti e stanno cercando di verificare se siano collegati agli incendi delle chiese avvenuti il 21 giugno a Penticton e Oliver“, ha affermato Bayda. 

Nei giorni scorsi, esattamente venerdì 25 giugno, il Primo Ministro del Canada Justin Trudeau si è scusato per l’accaduto e ha inviato Papa Francesco a fare lo stesso parlando di una possibile indagine penale sulla vicenda delle tombe ritrovate vicino ai pensionati. Trudeau ha parlato degli errori del suo Paese, che per secoli ha tentato di assimilare i Nativi delle Prime Nazioni alla popolazione locale.

Circa 150mila giovani indigeni, Inuit e Metis, sono stati iscritti a forza nelle scuole residenziali e sono stati sottoposti a maltrattamenti e abusi sessuali. Più di 4mila sono morti per malattie e negligenze. La scoperta di 215 corpi di bambini nella British Columbia era stata definita dai media nordamericani come “indicibile” e confermava i sospetti che da decenni si susseguivano sulla vicenda.

I ritrovamenti delle tombe hanno riacceso il trauma vissuto da circa 150.000 bambini. Bambini amerindi, métis e inuit, separati dalle loro famiglie, dalla loro lingua e dalla loro cultura e iscritti con la forza fino agli anni ’90. 

Il Papa dopo gli eventi del Canada

La triste scoperta accresce ulteriormente la consapevolezza dei dolori e delle sofferenze del passato. Le autorità politiche e religiose del Canada continuino a collaborare con determinazione per fare luce su questa triste vicenda. E insieme impegnarsi umilmente in un cammino di riconciliazione e guarigione. Questi momenti difficili rappresentano un forte richiamo per tutti noi per allontanarci dal modello colonizzatore e anche delle colonizzazioni ideologiche di oggi e camminare fianco a fianco nel dialogo e nel rispetto reciproco e nel riconoscimento dei diritti e dei valori culturali di tutte le figlie e i figli del Canada.” Queste le parole di Papa Francesco dopo il primo ritrovamento dei cadaveri dei bambini.

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