Veglia e momenti di tensione tra i 5000 Indios convenuti a Brasilia

Indios provenienti da diversi Stati del Brasile hanno svolto una veglia, a Brasilia, dove la Corte suprema (Stf) sta decidendo sulla costituzionalità del cosiddetto ‘marco temporal’, che ha fissato il 1988 come anno limite affinché le popolazioni indigene possano dichiararsi proprietarie delle terre dei loro antenati.

Circa 5.000 persone, appartenenti a 173 comunità indigene, sono rimaste oggi nel campo allestito accanto alla Spianata dei Ministeri, il viale principale di Brasilia, da dove hanno poi marciato verso la Piazza dei Tre Poteri, di fronte alla Corte suprema e alla sede della Presidenza della Repubblica.

I leader indigeni hanno presentato alla Corte Suprema un manifesto firmato da centomila persone, tra intellettuali, artisti, religiosi e cittadini comuni, dove viene considerato “incostituzionale” il ‘marco temporal’ e denunciato l’interesse dei difensori dell’agrobusiness, dell’estrazione mineraria e dei taglialegna alle loro riserve.

A Rio de Janeiro si sono registrati momenti di tensione quando il collettivo indigeno Urucu Mirim ha incendiato la statua del conquistatore portoghese, Pedro Alvares Cabral, situata nel quartiere di Gloria, ritenendolo un simbolo di “schiavismo e genocidio”.

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