Venti di guerra nell’Est, ma c’è anche chi sdrammatizza

Il Dipartimento di Stato degli  Stati Uniti prevede un possibile uso della forza militare in Ucraina da parte della Russia “entro metà febbraio”. Così, mentre  Biden affila le armi, fa muovere le truppe e allerta gli alleati europei, il Presidente ucraino, appare tutt’altro che intimorito da quanto accade ai confini del suo Paese con la Russia, e anzi  sdrammatizza la vicenda, affermando che non ci sarebbe alcun rischio di invasione da parte della Russia.

Il Ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, del resto, parlando davanti alla Duma, ha dichiarato oggi che “in Ucraina l’Occidente sta guardando a una qualche vera provocazione. I nostri colleghi occidentali – ha ironizzato Lavrov, citato dalla Tass – sono letteralmente in uno stato di frenesia militarista e fanno dichiarazioni isteriche. Siamo pronti a tutto – ha avvertito il Ministro degli Esteri – Noi non abbiamo mai attaccato nessuno, siamo sempre stati noi ad essere attaccati, e quelli che l’hanno fatto non se la sono cavata.”

Il Governo italiano, intanto, ha chiesto a un gruppo di leader d’affari di non partecipare al forum, organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Russa, un’iniziativa privata a cui né l’Ambasciatore italiano a Mosca né altri Rappresentanti del Governo partecipano.
Il Governo guidato dal primo ministro Mario Draghi ha fatto la richiesta a causa dell’attuale situazione internazionale, ma l’evento dovrebbe comunque andare avanti come previsto, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Tra i grandi dirigenti attesi anche l’Amministratore Delegato di Enel Francesco Starace e l’Amministratore Delegato di UniCredit Andrea Orcel.

 

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