Il colloquio del 7 dicembre, tra il Presidente degli Stati Uniti e il Presidente della Russia, sarà telefonico. Il tema all’ordine del giorno è la situazione sempre più tesa al confine della regione ucraina del Donbass, dove la Russia ha iniziato da novembre a dispiegare circa 100mila unità militari. In merito alla questione, Biden si è reso protagonista di opinioni piuttosto decise nei confronti di una possibile azione militare della Russia in Ucraina affermando – “non intendo accettare nessuna linea rossa da Putin.
Motivo per cui il Portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha disilluso i ben pensanti contro aspettative definite “troppo eccitate ed emotive” nei colloqui tra Vladimir Putin e Joe Biden. “È molto importante non indulgere in aspettative troppo eccitate ed emotive: dopo tutto, sono due capi di stato che si parlano. In primo luogo, hanno cose da discutere in termini di attuazione degli accordi raggiunti durante il vertice di Ginevra, il lavoro è in corso” – ha detto, citato dalla Tass.
“La Russia – ha precisato il Portavoce del Cremlino- ha notato una retorica aggressiva contro il Paese da parte degli Stati Uniti e dai paesi europei e nota numerosi fake sui suoi presunti piani di aggressione contro l’Ucraina, ma non sente mai l’Occidente mettere in guardia Kiev dall’uso della forza nella risoluzione del conflitto del Donbass”.