Cinque nuove armi per combattere il fenomeno delle false fatture

Una delle punte di diamante nella prevenzione della criminalità economica In Italia è costituita dall’UIF – Unità di Informazione Finanziaria, la Financial Intelligence Unit della Banca d’Italia .

E proprio dall’UIF, a conferma della sua delicata mission, è stato diffuso in questi giorni un importante studio, in cui si analizza il fenomeno delle cosiddette società cartiere, ovvero le imprese dedite all’emissione di false fatture. Un’attività criminale, che, non solo in questo periodo non ha conosciuto soste, ma sembra aver ricevuto ulteriore impulso dalla crisi economica suscitata dalla pandemia da Covid’19.

L’interesse dello studio dell’UIF, al di là della sua tradizionale accuratezza scientifica, è dato dall’individuazione di 5 indicatori di bilancio, il cui valore anomalo può far scattare l’allarme per una investigazione ancor più approfondita.


I 5 indicatori individuati sono: il rapporto tra immobilizzazioni materiali e il totale dell’attivo di bilancio; il rapporto tra interessi ed altri oneri finanziari e il totale dei ricavi; il rapporto tra capitale sociale versato + riserve nette e il totale del passivo di bilancio; il rapporto tra acquisti netti + costi per servizi e godimento di beni di terzi e il totale dei ricavi; e, infine, il rapporto tra spese per il personale e il totale dei ricavi.
L’utilità di disporre di  questi indicatori per una prima valutazione cartolare, finalizzata all’accertamento di questo tipo di attività criminale, è sicuramente rilevante per gli organi investigativi, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza in primis, impegnati nella sua ricerca e  repressione.

Ma, egualmente, si può parlare di una specifica utilità di questi 5 indicatori sul versante delle imprese, in quanto fornisce loro indicazioni preziose per una valutazione di correttezza e congruità dei propri fornitori. Senza, naturalmente, dimenticare, sempre su questo versante, la significatività del loro possibile impatto sulla predisposizione e costruzione dei modelli organizzativi ex DLgs 231/2001, nell’ambito della prevenzione del reato di dichiarazioni fraudolente con utilizzo di false fatture.

 

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