Quando è uscita la notizia delle zone a colori scelti in base all’emergenza sanitaria e a tutta una serie di altri fattori, il mondo del web si è scatenato portandosi dietro momenti di rabbia, di incomprensione ma anche momenti di satira. C’è chi ha immaginato il Premier Conte come un bambino che “pastrocchia” con i colori, chi invece ha fatto battute sulle Regioni che nei giorni di pioggia “stingono” colorando anche le altre.
Un’ironia dettata forse da un Paese un po’ stanco di organizzare la propria vita in base a dei colori e di rischiare tutte le volte di fare una gran confusione tra spostamenti, aperture, chiusure e via dicendo. Chi dall’inizio è riuscito a distinguersi, un po’ per gioco e meme e con un po’di terrore, è il Governatore della Campania Vincenzo De Luca.
Proprio oggi ha esordito con una frase che ha racchiuso in breve il suo pensiero: “Queste zone sono una grandissima buffonata”. Dargli torto? Non è dato deciderlo in questa sede, ma il punto rimane lo stesso: De Luca è stanco di questa situazione. Lo stesso Governatore ha infatti affermato che ora più che mai “siamo nelle mani del Padreterno e della Regione Campania”.
A suo dire, i controlli sono praticamente inesistenti e la cosa lo fa indignare molto. La Campania non è una zona rossa e tutto quello che viene raccontato è ipocrisia pura. Come dice De Luca, tutto questo è una vera e propria buffonata e lo dimostra il fatto che riuscire ad acquisire i dati dal Ministero della Salute è un’impresa difficilissima e questo pregiudica l’obiettività nella classificazione del livello di emergenza e di conseguenza delle zone.
“Per quanto riguarda alcune Regioni, i dati sono immediati, mentre per altre – prosegue Vincenzo De Luca – viene rinviato e tutto questo fa pensare che la sanità non c’entra niente. Stiamo vivendo sotto una valanga di chiacchiere.”
