“Le vittime dell’odio”: a Milano per parlare di contrasto alla discriminazione

Contrastare i crimini dell’odio e prevenire ogni forma di discriminazione. Questo l’obiettivo del convegno su “Le vittime dell’odio”. Si è tenuto questa mattina a Milano grazie all’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (OSCAD) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Tanti gli ospiti e le testimonianze. Fra queste, nell’auditorium Nissim della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, la Senatrice Liliana Segre ed il Capo della Polizia, Direttore Generale della pubblica Sicurezza, Lamberto Giannini. Ancora, la Presidente dell’UCEI Unione Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, la Coordinatrice nazionale lotta all’antisemitismo Milena Santerini.

Dopo quelli di Roma, Torino, Palermo e Repubblica di San Marino, oggi è stata la volta di Milano. L’iniziativa è stata moderata da Elisabetta Mancini, Primo Dirigente della Polizia di Stato, e dalla giornalista del Corriere della Sera Giusi Fasano. Hanno dato il benvenuto il Presidente del Memoriale della Shoah, Roberto Jarach, e il Prefetto di Milano, Renato Saccone.

Ha parlato di discriminazione, in videoconferenza, anche l’Ambasciatore italiano in Olanda Giorgio Novello. Novello ha raccontato la sua esperienza personale come vittima di discriminazione per la sua disabilità. Successivamente, anche il Capo di Gabinetto della Questura di Lecce, Sandra Meo. Quest’ultima ha portato nel convegno il ricordo di Gaetano Fuso, Poliziotto affetto da SLA e scomparso nel 2021, promotore del progetto “Io posso” per l’accesso al mare delle persone con disabilità in Salento.

Tra i temi anche omotransfobia, bullismo e cyberbullismo

Un panel è stato dedicato anche alla tematica dell’omotransfobia ed del bullismo. Qui l’intervento del Ministro Plenipotenziario Fabrizio Petri (Presidente del CIDU), inviato speciale per i diritti umani delle persone LGBTQ+.

Il Prefetto Giannini in particolare ha ricordato come nei momenti di crisi aumenta la ricerca di un “nemico” su cui scaricare l’odio. Questo modo di pensare va contrastato sia con l’azione della Magistratura e delle forze di Polizia, ma anche attraverso la scuola, la cultura e la consapevolezza rispetto a tante menzogne che vengono diffuse.

Il Ministro Lamorgese, infine, ha sottolineato come l’Osservatorio è incardinato in una struttura del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e consente non solo il monitoraggio ma anche il raccordo con le strutture di Polizia che lo compongono. Le discriminazioni sono in aumento e spesso vi si guarda con indifferenza da parte degli stessi autori, grazie anche al filtro dell’uso del web. Stando vicini alle vittime, ascoltandole e rassicurandole, le istituzioni possono agevolare le denunce e far cosi emergere il fenomeno che altrimenti resterebbe sommerso.

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