Vittorio Brumotti aggredito e chef Rubio gli da il colpo di grazia

Roma, quartiere Quarticciolo. Da pochi minuti sono iniziate le riprese del nuovo “scoop” sullo spaccio di stupefacenti firmato da Vittorio Brumotti per “Striscia la Notizia“. Ma la presenza dell’ex campione di bike trial non piace a tanti abitanti. Non a tutti, ma a quelli che sicuramente non vogliono far conoscere i loro traffici.

Accolto dai fischi di molti abitanti, l’inviato di Striscia è stato costretto a chiudersi nel furgone con la sua troupe in attesa dell’intervento dei Carabinieri, mentre fuori continuavano a prendere a calci e pugni il mezzo. Oltre all’attacco fisico sono arrivati anche i messaggi social alcuni dei quali minatori contro il biker: “Brumotti fai il bravo a Roma che ti svegli dentro a un sarcofago nell’oceano Atlantico“. I servizi di Brumotti sono sempre accompagnati da segnalazioni di abitanti esasperati per il degrado che il quartiere dove vivono ha raggiunto. E non sono mancate infatti le segnalazioni per il quartiere Quarticciolo.

Contro Brumotti minacce, offese e gli sproloqui di Rubio

Ma questo non è servito a nulla anzi, ha fatto sì che Brumotti venisse attaccato anche da chi in realtà doveva essere dalla sua parte proprio perché, attraverso un programma televisivo, si stava cercando di mettere all’attenzione delle forze dell’ordine il giro criminale del quartiere. Così Chef Rubio decide di rincarare la dose contro Brumotti tramite un tweet sul suo profilo ufficiale: “Non sapete nulla del cuore immenso del Quarticciolo; voi giornalisti da strapazzo vi dovreste vergognare per la propaganda infame che riservate a chi è abbandonato dallo Stato e resiste nonostante tutto con dignità e umanità. Brumotti sei un infame, troppe poche te ne hanno date“. 

A questo punto ci si chiede; se un personaggio con un certo seguito come quello di Rubio che vanta 172 mila follower su Twitter, si può permettere di giustificare un atto di violenza usando parole poi come “resistenza” “un posto dove chi non c’ha da magna’” o “il debole ha sempre ragione” come risposta a chi gli fa notare che forse le sue parole non siano adeguate, come facciamo a stupirci se poi i criminali vanno avanti e le brave persone subiscono? 

Uno dei tanti commenti alla perla di Rubio è: “Al Quarticciolo c’è una palestra costruita dagli abitanti del quartiere, c’è un Doposcuola popolare portato avanti dai ragazzi/e della borgata. C’è un comitato che da anni lotta contro le condizioni in cui sono costretti a vivere. Ma l’unica cosa da raccontare è lo spaccio?!” ignorando anche lei che Brumotti sia stato chiamato da chi lì ci vive; ma soprattutto il servizio per Striscia parla proprio dello spaccio nei quartieri d’Italia e quindi si doveva raccontare lo spaccio.

Ovviamente poi come è giusto ci sono anche commenti che cercano di riportare lo Chef sulla retta via; “chi vende droga non ha né dignità né umanità, specie poi se aggredisce in modo violento, un inviato di qualunque giornale; satirico o meno che sia…” ma sembra che ormai Rubio non abbia nessuna voglia di cambiare idea sulla sua affermazione: “Complimenti, sei l’analfabeta funzionale numero 100 della giornata” e tanti altri messaggi dove lo chef romano offende, insulta e denigra tutti coloro che non la pensano come lui.

Come comportarsi in questi casi? segnalare il profilo? chiederne la chiusura? Oppure come l’omertà che alla fine pubblicizza Rubio, lasciar perdere e andare avanti. Saranno poi problemi di chi arriverà.

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