Che Vittorio Feltri fosse un giullare, nemmeno tanto bravo, invece che un giornalista, tutta Italia lo aveva notato e che avesse un solo neurone, come dichiarato da lui stesso nella trasmissione di Barbara D’urso “Live Non è la D’Urso” e che spesso ragionasse con il cervello in mezzo alle gambe, beh anche questo è un dato di fatto.
Ma c’è anche da chiedersi quanto si è disposti a tollerare che un professionista possa permettersi di fare dei commenti così opinabili e ai limiti della deontologia. Ultimo, non per importanza, ma per stupidità, il tweet che Feltri ha pubblicato in merito al caso dello stupro di Alberto Genovese. L’unico neurone presente ha partorito quanto segue: “Siamo d’accordo: bisogna condannare Genovese se ha stuprato. Però un pizzico d’ammirazione egli lo merita: ha scopato una ragazza per 20 ore. Il mio record è 6 minuti lordi“.
Il tweet ha avuto mezz’ora di vita e poi è stato ovviamente cancellato. Non per un atto di lucidità, ma per gli insulti arrivati al giornalista, che anzi, ha rincarato la dose, dicendo che “il senso dell’umorismo medio su Twitter è pari a quello di una lumaca bollita“.
Feltri, pendiamo tutti dalle sue labbra, ci spieghi però dove sta l’umorismo in una frase del genere? Anche perché penso che il mondo di Twitter e non solo, ha vissuto molto bene anche senza sapere che lei a letto è un coniglio. Ma, sinceramente, credo che i followers di Twitter non vivano affatto bene sapendo che al mondo esistono persone come lei che “elogia” la durata di un rapporto non consensuale e quindi di uno stupro.
La sua “libertà” di parola continua a ledere migliaia e migliaia di persone e sono convinto, perché è già accaduto in passato, che lei è il primo a lamentarsi, urlare e imprecare quando le viene tolta la sua libertà di dire ciò che vuole.
Si ricordi che la sua libertà finisce dove comincia quella degli altri e quando lede la dignità della persona.
