“Women in Love”, contro le Mutilazioni Genitali Femminili

In occasione della Conferenza Stampa Women in Love”, la video-mostra shock per combattere il crimine delle Mutilazioni Genitali Femminili che si è tenuta il 21 ottobre 2022 presso l’Auditorium Parco della MusicaSala Casa Alice nel calendario della Festa del Cinema di Roma, era presente la Dott.ssa Cristina Di Silvio in qualità di Legal Advisor of the INTERNATIONAL INSTITUTE for DIPLOMATIC RELATIONS COMMISSION FOR HUMAN RIGHTS, registered at the Department of Economic and Social Affairs of the United Nations.

La conferenza è stata basata sull’espletamento della problematica delle Mutilazioni Genitali Femminili partendo dal progetto itinerante di Women in Love, una video-mostra poco cinematografica e più di contenuti controversi, dove anche le sette protagoniste hanno deciso di mettersi in gioco gratuitamente dando un’enorme fiducia culturale e umanitaria a questa particolare produzione.

La presentatrice e produttrice del progetto Benedetta Paravia ,aka Princess Bee, nel suo discorso di apertura ha portato il saluto e i ringraziamenti a tutti i presenti sottolineando l’essenza dell’attività dell’associazione Angel che prevede la salvaguardia dei diritti umani per lo più di donne e bambini.

Intervenendo nell’occasione, l’Onorevole Souad Sbai,  ha raccontato la parte legale che c’è dietro al fenomeno MFG ad oggi ancora molto diffuso con 4000 bambine all’anno in Italia che vengono mutilate riportando  anche conseguenze psicologiche. Ha ribadito la presenza della Legge n.7 del  9 gennaio 2006 , presentata e depositata dall’On. Giuseppe Consolo, che ha sancito questo crimine. La legge ha funzionato molto tuttavia l’Onorevole Sbai ha evidenziato il problema della partenza per le vacanze verso i Paesi di origine, al ritorno del quale le bambine tornano a casa mutilate e a questo spesso si aggiunge il problema dell’infibulazione a causa di un gap culturale e non religioso.

A tal proposito ha preso la parola Asia Argento , Ambasciatrice di Progetto, parlando di come nella cultura africana si pensa di fare un favore alle bambine che così saranno accettate e ben disposte a trovare un marito data la loro giusta posizione nella società. Per cui, sottolinea l’Ambasciatrice del Progetto, sarebbe importante andare in loco e lavorare con le ONG per fare in modo di cambiare questa cultura così radicata.

La Dottoressa Cristina Di Silvio, in virtù dei propri meriti e titoli acquisiti, ha sottolineato come la sofferenza fisica derivante dalla mutilazione si sommi alle conseguenze psicologiche e alle condizioni igieniche in cui questo crimine viene praticato perché ovviamente non essendo legale non si effettua in ambulatori – provocando infezioni che durano tutta la vita .

L’auspicio di regalare vaginoplastiche e operazioni conseguenti che coinvolgono gli altri organi che sono stati recisi – attraverso gli nft e le opere vendute- per donare sorriso e speranza a queste donne, ha segnato la conclusione dell’evento. 

 

(Foto di Marina Visvi – Ufficio Stampa Michela Cialini)

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Redazione

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