Anniversario strage di Capaci ,le parole del Presidente Sergio Mattarella

Nel giorno dell’anniversario della morte di Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta nell’attentato di Capaci il 23 maggio del ‘92, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella  torna nell’aula bunker di Palermo dove lo Stato ha inferto un duro colpo alla criminalità organizzata.

La mafia – afferma il Capo dello Stato – lo sappiamo, esiste tuttora. Non è stata ancora definitivamente sconfitta. Estende i suoi tentacoli nefasti in attività illecite e insidiose anche a livello internazionale. Per questo è necessario tenere sempre la guardia alta e l’attenzione vigile da parte di tutte le forze dello Stato”.

“Nessuna zona grigia – è il monito di Mattarella -, nessuna omertà nè tacita connivenza: o si sta contro la mafia o si è complici dei mafiosi“.

La crisi della Magistratura

Il Presidente  ha proseguito il suo intervenuto sui temi della riforma della Giustizia e degli scandali che hanno coinvolto la Magistratura negli ultimi anni.”Sentimenti di contrapposizione, contese, divisioni, polemiche all’interno della magistratura, minano il prestigio e l’autorevolezza dell’Ordine Giudiziario. Questi devono risiedere nella coscienza dei cittadini. Anche il solo dubbio che la giustizia possa non essere, sempre, esercitata esclusivamente in base alla legge provoca turbamento. Se la magistratura perdesse credibilità agli occhi della pubblica opinione, s’indebolirebbe anche la lotta al crimine e alla mafia”.

Il messaggio del Presidente Sergio Mattarella ai giovani

Il Capo dello Stato si è rivolto poi ai ragazzi che seguono le celebrazioni: “Al contrario di quanto i mafiosi speravano, la conseguenza del sacrificio di Falcone, Borsellino e di chi si trovava con loro è stato il grande aumento della diffusione, permanente nel tempo, di una mentalità nuova, di consapevolezza e di rifiuto del fenomeno mafioso. Provenendo da Punta Raisi si passa accanto al monumento che rammenta la terribile strage di Capaci: è un punto coinvolgente, di forte ricordo. Voi giovani, che gridate ‘no’ alle compromissioni, alle clientele, alle complicità, alla violenza, costituite un monumento vivo, dinamico e prezioso. In voi si esprime la voce della società contro condizionamenti illeciti, intrighi, prepotenze, violenza sopraffattrice; la voce dell’Italia che chiede che tutti e ovunque possano sentirsi realmente e pienamente liberi nelle proprie scelte e nelle proprie iniziative. In definitiva, la voce della civiltà e della storia”.

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