Super Green Pass e tamponi frequenti per tutti gli addetti ai lavori; obbligo di mascherina FFP2 tranne che in video durante la diretta; accessi e percorsi diversificati per cast, artisti, orchestrali; tetti di affollamento per ogni area, anche durante le prove. A meno di un mese dal Festival di Sanremo (1-5 febbraio) la Rai è al lavoro per organizzare al maglio le risorse e le misure anti-Covid presso il Teatro Ariston.
Aggiornamento continuo, anche in base alle disposizioni del Governo, lo stringente protocollo del CTS, applicato già lo scorso anno,per fronteggiare l’ondata di contagi.
Resta ancora aperta, in attesa dell’evolversi della pandemia, l’incognita della capienza in sala, per ora ancora fissata al 100 per cento e che in base all’andamento dei contagi potrebbe subire un ribasso, con la Liguria che, peraltro, si avvia da lunedì prossimo verso l’arancione, c’è il rischio che si torni in zona rossa durante il Festival, come un anno fa, ma al momento non è previsto un piano B.
Si parla anche di strutture alternative probabilmente più idonee dal punto do vista della prevenzione dell’Ariston e si pensa al Palafestival.
La pandemia ha costretto anche Rai Pubblicità a rivedere i suoi piani: saltati anche quest’anno gli eventi esterni, cancellato il palco esterno in piazza Colombo, ‘griffato’ Nutella, resta confermata al momento la presenza di una nave Costa Crociere ormeggiata al largo, dove Orietta Berti e Fabio Rovazzi dovrebbero ospitare artisti chiamati a interpretare successi degli anni ’60-’70-’80-’90 che terranno banco anche durante la serata delle cover.
Amadeus sembrerebbe ave archiviato il caso Morandi che, a sua volta, ironizza sui social mostrando il nuovo telefono privo di touch, dopo l’incidente del frammento del brano in gara finito online. Resta sul piede di guerra il Codacons, annunciando una diffida alla Vigilanza Rai e un esposto alle procure della Repubblica di Imperia e Roma per la “grave violazione del regolamento del Festival”.
