25 aprile, Mattarella in Piemonte. Tappa nei luoghi della Resistenza

È giunto a Cuneo il Presidente della Repubblica per rinnovare la memoria della resistenza e della democrazia, nel 78esimo anniversario della Liberazione del Paese. Con lui il Ministro della Difesa, Guido Crosetto. Giunto nella città piemontese ha ricevuto gli onori militari lungo via Roma mentre una folta folla si è recata a salutarlo nel luogo dell’arrivo.

Il Presidente ha visitato Casa Galimberti, oggi museo, abitazione privata dell’eroe della Resistenza Duccio Galimberti. Successivamente ha deposto una corona di alloro nel Parco della Resistenza di Cuneo. Adesso tappa al teatro Toselli accanto alla Sindaca di Cuneo, Patrizia Monassero, e ai Presidenti provinciale di Cuneo e Regionale del Piemonte, Luca Robaldo e Alberto Cirio. Sul palco con la banda cittadina che ha eseguito l’inno d’Italia anche il noto trombettista jazz, Paolo Fresu.

La giornata proseguirà con altre due tappe, nella valle: Borgo San Dalmazzo e Boves. Si tratta di due luoghi della Resistenza simbolo. Simbolo di due facce di questa parte di storia italiana.

Da una parte, a Borgo San Dalmazzo, la resistenza morale e cittadina. Qui infatti tentarono di ricoverare 1600 ebrei, 600 di questi si salvarono grazie all’iniziativa di solidarietà delle persone del posto. Nella città sorge un  memoriale accanto alla stazione da cui furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz 350 ebrei provenienti dalla Francia.

Dall’altro lato, purtroppo, la violenza con il primo grande eccidio nazista che costò 23 morti il 19 settembre 1943 a Boves. La città subì in seguito una seconda sanguinosa strage fra il 31 dicembre e il 3 gennaio 1944.

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