Ucraina: offensiva diplomatica di Israele per fine guerra

 

L’undicesima notte di guerra in Ucraina ha visto una breve pausa nei bombardamenti mentre aumenta la pressione russa sui civili in fuga.

La diplomazia ha intensificato  gli sforzi per far cessare le ostilità il prima possibile in attesa del terzo round di negoziati e del Consiglio di sicurezza Onu di domani.

La guerra però continua e i media  ucraini hanno riferito nelle ultime ore di spari contro i civili ed evacuazioni difficili a Bucha e Gostomel. Almeno tre persone sarebbero state uccise, tra queste una volontaria che aveva appena consegnato cibo per gli sfollati.

Le forze armate ucraine lanciano intanto un allarme sulla diga che serve la centrale idroelettrica di Kaniv, di cui i russi, dicono, vorrebbero assumere il controllo.
A Mariupol il Sindaco parla di “situazione disperata” in città, dove mancano da giorni elettricità, acqua, riscaldamento ed è difficile reperire forniture mediche e altri beni essenziali.

Ma da ieri è in atto anche un nuova offensiva diplomatica del Premier  israeliano Naftali Bennet che, dopo le durissime parole di Putin che ha paragonato le sanzioni ad una dichiarazione di guerra, ha violato lo Shabbat per volare a Mosca.

Tre ore di colloquio nella prima visita di un leader straniero al Cremlino dopo l’attacco a Kiev dopo una breve consultazione con Germania, Francia e Stati Uniti; poi una telefonata al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e a Macron, e un altro volo diretto stavolta a Berlino.

Dopo un incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz il portavoce del governo tedesco afferma: “L’obiettivo comune resta quello di mettere fine alla guerra il prima possibile. Lavoreremo per questo“.

Intanto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato con Zelensky, assicurando sicurezza, assistenza finanziaria e sanzioni alla Russia, poco dopo il videocollegamento del presidente ucraino con 300 senatori statunitensi ai quali aveva invocato no-fly zone e missili per fronteggiare l’invasione russa.

Il segretario di Stato Antony Blinken, ieri in Polonia e Moldavia, sottolinea come “in tutti gli angoli del mondo, inclusa la Russia, la gente chiede la fine del brutale attacco della Russia all’Ucraina.

Secondo la stampa Usa pressioni sarebbero in corso per condurre anche Venezuela e India a prendere le distanze dal Cremlino.

Il Ministro  degli Esteri cinese Wang Yi ha detto al Segretario  di Stato americano Antony Blinken che la Cina si oppone ad ogni mossa che getti benzina sul fuoco in Ucraina e ha chiesto negoziati per risolvere la crisi e trattative per creare un equilibrato meccanismo di sicurezza europeo.

Zelensky è torna a chiamare alle armi la popolazione, e i volontari civili arruolati dall’inizio del conflitto sono ormai oltre 100 mila.

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