Carla Fracci: oggi muore la danza. Addio grande étoile

Ci lascia oggi, all’età di 84 anni la danza fatta persona: Carla Fracci. La leggenda della danza italiana stava male da diversi giorni ma, a quanto si apprende, lei stessa voleva mantenere uno stretto riserbo sulle sue condizioni di salute.

Se ne è andata in silenzio, sulle punte, come in nessun altro modo poteva fare. Carla Fracci non era solo la prima ballerina per eccellenza italiana. Nel 1981 il New York Times la definì prima ballerina assoluta.

Nata a Milano nel 1936, amici di famiglia convincono i genitori a iscriverla alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala dopo averla vista muoversi nel salone del dopolavoro del papà tranviere. Sapienza tecnica, leggerezza, una spiccata capacità interpretativa le aprono i teatri di tutto mondo dove interpreta i maggiori ruoli: dal ” Lago dei cigni” allo “Schiaccianoci” fino ad arrivare al SUO ruolo “Giselle“.

Nel 1946 studia con Vera Volkova fino al diploma nel 1954 e l’anno dopo proprio alla Scala debutta in “Cenerentola” e sempre alla Scala a 22 anni diventa la prima ballerina. Carla Fracci ballerà in coppia con i grandi ballerini della storia, soprattutto con Rudolf Nureyev che con lei danzerà nella più bella versione di “Giselle” nel 1980 sul palcoscenico dell’Opera di Roma. “Ballare con Rudolf era una sfida. Carattere difficile. Eccentrico e competitivo. Ma di grandissima generosità. Era inammissibile per lui che nel lavoro non ci si impegnasse. E per guadagnarsi la sua stima, bisognava essere più forti e uscirne vittoriosi” dichiarò in un’intervista.

Diventerà alla fine degli anni ottanta la coreografa del corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli,  poi quello dell’Arena di Verona.  E per 10 anni, dal 2000 al 2010, sarà alla guida del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, un lungo sodalizio che coincide con un periodo di “gelo” con la sua amata Scala, ricomposto recentemente con una grande serata di omaggio in occasione dei suoi 80 anni.

La sua ultima apparizione era stata proprio alla Scala due mesi fa dove aveva tenuto una masterclass sul suo amato ruolo di Giselle.

Carla Fracci e il Premio Roma allo sviluppo del Paese

Il 6 dicembre 2018 Carla Fracci riceve il Premio Speciale de “Il Premio Roma allo sviluppo del Paese”, promosso da questa Testata, con la motivazione “Per avere portato a livelli sublimi l’arte della danza; con rappresentazioni per le quali è universalmente considerata tra le più grandi ballerine del nostro tempo. Gloria del Paese, ha diffuso l’eleganza e la cultura italiana nel mondo, anche attraverso la direzione di importanti Teatri.

Nel dicembre 2013 esce la sua autobiografia “Passo dopo passo“, a cura di Enrico Rotelli, che sarà alla base di una fiction sulla sua vita che si sta girando in questi mesi con Alessandra Mastronardi. La fiction si chiamerà semplicemente “Carla. Perché, come accade solo con i più grandi, basta solo il nome, Carla, per indicare uno dei personaggi che hanno fatto la storia; del balletto, dell’Arte e del Novecento.


Oggi ci lascia Carla Fracci e come per Rudolf Nureyev, dovremmo aspettare tanto per poter rivedere la danza incarnarsi in una ballerina come lei.

Addio Maestra. Grazie.

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