30 parlamentari italiani pronti a partire per l’Ucraina

Da quanto apprende l’Adnkronos 30 parlamentari italiani avrebbero aderito a una iniziativa lanciata dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XIII e dovrebbero prendere parte a un viaggio per andare a Leopoli. L’iniziativa ha allarmato la Farnesina e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha scritto ai Presidenti di Camera e Senato, ai capigruppo e ai leader di partito, chiedendo loro di dissuadere i parlamentari dal loro proposito.

Il Ministro Di Maio chiede che i parlamentari non prendano parte alla missione umanitaria e ha scritto nella lettera: “Gentile Presidente, ho appreso che, con la lettera allegata, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha proposto a Deputati e Senatori della Repubblica di partecipare ad una missione umanitaria in territorio ucraino. Pur comprendendo le buone intenzioni dell’iniziativa, con una lettera del Capo dell’Unità di Crisi, abbiamo ricordato agli organizzatori l’estrema pericolosità della situazione in tutto il territorio dell’Ucraina, Paese martoriato dalla guerra e verso il quale la Farnesina sconsiglia viaggi a qualsiasi titolo. Lo sconsiglio è a maggior ragione necessario per un gruppo importante e visibile di parlamentari e giornalisti, che possono rappresentare un obiettivo sensibile e al tempo stesso generare un meccanismo di emulazione”.

In una lettera inviata dalla Comunità Papa Giovanni XIII ai parlamentari vengono spiegati i dettagli dell’iniziativa: “La delegazione sarà accompagnata da una scorta civile non violenta ed avrà come obiettivo principale quello di essere al fianco della popolazione e creare uno spazio di evacuazione dei civili ucraini intrappolati sotto il fuoco dell’esercito russo. In particolare intendiamo raggiungere un gruppo di trenta bambini orfani per evacuarli. Riteniamo che questa guerra si possa fermare solo entrando nel cuore del conflitto, formando una delegazione europea di politici, società civile e chiese che, con la propria presenza, sia un deterrente all’uso della violenza e apra uno spazio di tregua”.

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