L’accusa del Cremlino è che la NATO è entrata in un confronto armato diretto con la Russia attraverso la fornitura di armi all’Ucraina ed agisce come un blocco unico che non è un avversario, ma un nemico. Secondo quanto riferito dal portavoce, Dmitry Peskov, “l’intelligence della Nato lavora contro la Russia 24 ore al giorno e le sue armi…vengono consegnate all’Ucraina a titolo gratuito per sparare contro l’esercito russo e contro i cittadini, le città e i villaggi ucraini”.
“Sono compromessi che si fanno e si attuano dopo decisioni collettive nel quadro della Nato su nuove forniture nuove consegne di armi con un aumento costante del loro livello tecnico”, ha riferito Peskov parlando con ‘Izvestia’.